Dopo la paura, arriva il sereno. Anche Grayscale ha inviato il suo form A-8, altra formalità che avvicina all’approvazione dell’ETF Bitcoin Spot. E il report che soltanto ieri ha seminato il panico sui mercati sembra essere ormai un lontano, lontanissimo ricordo. Si procede in vista della scadenza che è ormai tra 1 settimana esatta, data a distanza così ravvicinata da spingere tutti a fare il possibile per farsi trovare pronti da SEC.
SEC che ormai sembra essersi arresa e che come riportano diversi giornali ha fissato le ultime condizioni prima che dia l’ok per il trading. Ok per il trading che secondo indiscrezioni potrebbe arrivare già domani per i primi ETF, ma che se dovesse essere rispettato il criterio di equivalenza di tutte le applicazioni, dovrà necessariamente aspettare la prossima.
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Anche Grayscale si allinea? Manca ormai soltanto l’ok di SEC e…
Anche Grayscale si allinea a quanto hanno già fatto altri sponsor per l’ETF Bitcoin Spot. Arriva infatti il form A-8, che ieri era stato inviato da altri gestori e che purtroppo qualcuno ha confuso con l’approvazione definitiva di questi prodotti. Invece ci sarà ancora da pazientare qualche giorno per l’approvazione dei prodotti su Bitcoin che sono la novità più attesa almeno dalla scorsa estate.
Novità che ieri è stata messa in discussione da uno strano report – del quale vi abbiamo dato anteprima già qui – e che già al tempo della pubblicazione avevamo accolto con un certo scetticismo.
Altro giro e altra corsa: Bitcoin ha recuperato con una certa convinzione la soglia dei 43.000$, dopo che ieri gli orsi avevano avuto gioco facile nel liquidare chi era long con leve importanti.
Si torna dunque, dopo una giornata piuttosto movimentata, a parlare di burocrazia, dato che è soltanto questa a separare Bitcoin dal suo primo ETF Spot negli USA.
Craig Salm, che è Chief Legal Officer di Grayscale, ha scritto un non troppo misterioso tweet indicando che sta compilando appunto… dei moduli. Chissà se Grayscale riuscirà ad esser parte dei primi che arriveranno sul mercato ad offrire i propri ETF, per quella che è una delle situazioni più complicate tra quelle che sono attualmente al vaglio di SEC.
Manca poco, ora la discussione verte sul prezzato sì, prezzato no
Ormai ci siamo: è difficilissimo trovare qualcuno che sia disposto a puntare su un ulteriore rigetto da parte di SEC. La discussione più accesa è sul prezzato sì, prezzato no.
I mercati hanno già incorporato la notizia in termini di prezzo? E se sì, si sono sbagliati? A questo potranno rispondere gli stessi mercati, non appena arriverà la notizia dell’approvazione.