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BREAKING: BlackRock e altri aggiornano S-1 ETF Bitcoin Spot

Arrivano gli aggiornamenti che tutti aspettavano. BlackRock capofila per l'ETF Bitcoin Spot.

AGGIORNAMENTO LIVE: Anche 21Shares+ARK hanno aggiornato il loro form S-1. Poi sono arrivati gli aggiornamenti anche per Invesco e Grayscale.


BREAKING: BlackRock e VanEck – e presto con ogni probabilità si aggiungeranno altri gestori – hanno già inviato un nuovo aggiornamento per il form S-1 della loro richiesta di approvazione dell’ETF Bitcoin Spot. Si tratta di qualcosa che ci aspettavamo e che dovrebbe chiudere una volta per tutte la questione.

Gli aggiornamenti sono arrivati dopo gli ultimi commenti di SEC, che in verità un po’ a sorpresa ha finito per richiedere ulteriori aggiornamenti a documenti che hanno fatto la spola già diverse volte prima dell’eventuale approvazione. Una storia infinita che ha snervato un po’ tutti e che dovrebbe, nel giro di 24 ore, volgere finalmente al termine.

Nel frattempo si attenderanno ulteriori aggiornamenti anche dagli altri gestori, che saranno impegnati nei medesimi aggiornamenti. Qui su Telegram seguiremo tutte le notizie che arriveranno in merito agli ETF Bitcoin Spot minuto per minuto.

Arrivano gli ultimi aggiornamenti: 24 ore all’ok?

Alle prime luci dell’alba negli Stati Uniti i form S-1 aggiornati, necessari per l’approvazione degli ETF Bitcoin Spot, sono arrivati nelle mani di SEC. Prima tra tutte a inviare il documento aggiornato BlackRock, la più rilevante delle società di gestione che sta spingendo per l’approvazione di un ETF su Bitcoin e che per molti è l’artefice del cambiamento di opinione su questi asset da parte di SEC.

Arriveranno tutti gli altri, per quella che dovrebbe essere l’ultima tornata che riguarda l’approvazione dei documenti. Secondo diverse previsioni sulle tempistiche che circolano tra le testate USA, si potrebbe arrivare all’ok già domani, con il trading che potrebbe partire tra giovedì e venerdì, per quanto si tratti per il momento ancora di ipotesi che vanno verificate.

Bitcoin rimane sopra i 46.000$, dopo che rumors basati sul nulla nella nottata avevano portato ad una correzione relativamente ampia.

Cosa manca ancora?

Non dovrebbe – il condizionale è però d’obbligo dato il comportamento recente di SEC – più nulla. I documenti dovrebbero essere completi e dovrebbero contenere tutto quanto richiesto dall’agenzia guidata da Gary Gensler.

Mancherebbe dunque soltanto l’approvazione da parte di un’agenzia che, volente o nolente, è ormai quasi obbligata a fare posto a questo tipo di prodotti sulle piazze USA.

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