Home / Hong Kong apre a Ethereum | ETF già prima di giugno

ETHEREUM HK

Hong Kong apre a Ethereum | ETF già prima di giugno

Ethereum pronto a sbarcare a Hong Kong, in forma di ETF Spot.

Non solo Bitcoin. Questa volta non siamo negli Stati Uniti, ma di nuovo a Hong Kong, dove il fermento è massimo per gli ETF. Mentre si attende l’approvazione dei primi a tema Bitcoin (e che saranno spot), c’è chi si muove anche per il secondo step.

Secondo quanto è stato riportato da The Block, Venture Smart Financial Holdings sarebbe pronta a chiedere approvazione per un ETF Ethereum Spot per il secondo trimestre del 2024 – e quindi tra aprile e giugno. Questo però a patto che venga approvato, nel trimestre precedente, quello su Bitcoin.

Un’ottima notizia per Ethereum, che rinforzerà una delle narrative più importanti del 2024, quella dell’arrivo dei capitali cinesi e più in generale asiatici su prodotti regolamentati che dovranno comunque acquistare Bitcoin e Ethereum. Una buona notizia per tutto il comparto che puoi venire a discutere anche sul nostro Canale Telegram Ufficiale, insieme alla nostra redazione e alla nostra straordinaria community.

A Hong Kong si corre anche per Ethereum

A breve, nel giro di pochi giorni, dovremmo saperne di più sull’ETF a Hong Kong su Bitcoin. Prima però che arrivi l’ok, che in molti danno ormai per scontato, ecco spuntare un’altra notizia molto importante.

Venture Smart Financial Holdings, società di Hong Kong che offre servizi finanziari e prodotti strutturati si starebbe infatti preparando per il lancio del suo ETF Ethereum Spot, un prodotto che avrà in cassa appunto degli Ethereum reali e che sarà venduto tramite i mercati regolamentati locali.

La data prevista per la richiesta è il secondo trimestre del 2024, ovvero nel periodo che va da aprile a giugno, a patto però che sia approvato entro marzo quello su Bitcoin, il quale però non dovrebbe incontrare ulteriori ostacoli e che dovrebbe vedere l’arrivo sui mercati a stretto giro.

Va ricordata una cosa: a Hong Kong il processo di approvazione è diverso. Negli USA si propone un ETF, si discute con SEC e poi eventualmente si arriva all’approvazione. A Hong Kong invece le discussioni sono preliminari e in genere le richieste ufficiali arrivano dopo che i dettagli sono stati limati insieme alla locale autorità sui mercati.

Un buon segnale?

Assolutamente sì, per quanto il mercato degli ETF di Hong Kong sia sensibilmente minore per volumi e per capitali rispetto a quello statunitense. Si tratta però di un mercato importante, dato che qui operano molte delle società cinesi e di un mercato che potrebbe fare da apripista per altri Paesi dell’area.

Un buon segnale dunque anche per Ethereum, intorno al quale sta montando una narrativa importante proprio in relazione agli ETF, prima negli USA e poi a Hong Kong.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments