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NINTENDO 64 BITCOIN

La Nintendo 64 arriva su Bitcoin | Emulatore caricato on chain

Nella blockchain di Bitcoin finisce anche un emulatore per Nintendo 64.

Questa volta tocca a un emulatore di Nintendo 64, una vecchia console del colosso giapponese, finire dentro la blockchain di Bitcoin. Ci hanno pensato quelli di Ninjalerts, che già in precedenza avevano portato sempre all’interno della chain di Bitcoin un emulatore per Super Nintendo. E probabilmente non sarà l’ultima delle sortite del gruppo, per operazioni che si attirano gli strali di una parte, considerevole, degli appassionati BTC.

Sta di fatto che ormai sono in diversi a utilizzare Bitcoin come archivio e a scriverci, in realtà dalla notte dei tempi di BTC anche se mai in queste proporzioni, la qualunque. E anche questo, dato che il blocco è perfettamente valido, dovrà essere digerito da chi non è granché felice di queste evoluzioni.

Ma al netto delle polemiche, c’è una storia da raccontare e che appunto ci preoccuperemo di analizzare nel corso di questo approfondimento. Sì, c’è una copia di un emulatore N64 sulla blockchain di BTC e tutti potete utilizzarlo per giocare.

Bitcoin ospita ora anche un emulatore N64

Si tratta appunto di un software che permette di far girare, in emulazione, titoli della vecchia console Nintendo 64, console che in molti ricorderanno per uno dei titoli più belli di sempre della serie Zelda, per Goldeneye 007 e anche per Mario Kart. Cos’è successo? Semplice: grazie alle recenti evoluzioni – anche in termini di possibilità di compressione tramite Brotli – è stato possibile iscrivere l’intero emulatore su un blocco Bitcoin.

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E la notizia è interessante non solo perché riporterà qualcuno dei nostri lettori agli anni dell’infanzia, ma perché si è fatto qualcosa che almeno tempo fa gli stessi di Ninjalerts ritenevano poco pratico.

E quindi? Cosa cambia? Niente: potremo scaricare l’emulatore che sarà conservato per sempre nella blockchain di Bitcoin e giocare – ammesso di possederli legalmente – ai titoli per Nintendo 64. Una sorta di archivio perpetuo del gaming che fu e che però oltre ad avere un valore storico ci ricorda anche quanto fosse divertente giocare con titoli che ai più giovani sembreranno arrivare dal paleolitico.

Si continua a sperimentare in ambito Ordinals

Nonostante in molti ritenessero la cosa una passione passeggera, si continua a sperimentare in ambito Ordinals e Inscription – con soluzioni creative che permettono anche di fare qualcosa che… si pensava non si sarebbe mai potuto fare.

E per i giochi? Parla direttamente trevor.btc:

[…] Prendiamo l’iconico Goldeneye 64. È 12,4 MB senza compressione e con Brotli possiamo portarlo a 3,15 MB. È sufficiente per inserirlo in un solo blocco o per dividerlo in 8 transazioni sotto i 400kb.

Certo, i costi saranno quelli che sono, ma chissà che presto qualcuno non si prenda la briga – e il rischio – di caricare titoli che serviranno per questo emulatore. E se dovesse venirvi in mente, un singolo gioco come Goldeneye costerebbe qualcosa di vicino ai 6.000$ per essere iscritto sulla blockchain di Bitcoin.

Utile? Chissà. Fonte di nuove polemiche? Certamente sì.

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