La banca svizzera Lombard Odier ha in portafoglio ETF Bitcoin di BlackRock e Grayscale, in aggiunta a quote degli ETF sui futures Bitcoin di ProShares, che però deteneva già nel report dello scorso gennaio. Il report è in riferimento ai primi tre mesi del 2024, ovvero fino al 31 marzo. Il gruppo è uno dei più rilevanti ad aver confermato acquisizioni rilevanti di questi prodotti dopo il loro lancio negli Stati Uniti lo scorso 10 gennaio.
La quantità di allocazioni non è certamente importante in termini complessivi: pochi milioni di dollari in totale, per allocazioni che sono minime sia sul totale di capitale raccolto dagli ETF, sia invece per le allocazioni complessive di questo specifico gruppo bancario.
È comunque una grande notizia anche per intendere che tipo di soggetti si stiano interessanti agli investimenti in Bitcoin. Lombard Odier è una banca molto attenta al mondo degli asset digitali e in particolare a Bitcoin, sul quale aveva già investito, seppur tramite futures.
La banca svizzera che investe in Bitcoin
Si tratta di Lombard Odier, banca nata nel 1796 e che ha in gestione quasi 300 miliardi di dollari. Uno dei più importanti operatori del mondo della finanza svizzera, che ha deciso di investire in Bitcoin tramite due degli ETF quotati negli USA.
Nello specifico si tratta di investimenti nell’ETF su Bitcoin di iShares / BlackRock e di Grayscale. Rimangono inoltre costanti gli investimenti sull’ETF sui Futures Bitcoin di ProShares.
Nel complesso sono queste le dotazioni del gruppo bancario svizzero, al 31 marzo, data a cui fa riferimento il filing 13F inviato a SEC. Nello specifico sono riportate detenzioni per:
ETF | QUOTE |
---|---|
iShares / BlackRock | 12.850 + 30.850 |
Grayscale | 22.050 |
ProShares | 578 |
Si tratta di acquisizioni che sono avvenute nel corso del primo trimestre del 2024 e al momento non possiamo sapere se il gruppo sia rimasto fermo con l’allocazione o se abbia aumentato o diminuito la sua esposizione verso Bitcoin.
La stessa banca, tramite alcuni suoi analisti, si era espressa in modo piuttosto cauto verso questo tipo di prodotti soltanto lo scorso marzo:
Gli investitori devono rendersi conto del fatto che anche piccole allocazioni nel mondo crypto, diciamo il 2%, in un portafoglio altrimenti bilanciato, possono guidare una larga parte della volatilità del portafoglio stesso, intorno al 25%. Aumentare l’allocazione fino al 5% o 10% può triplicare la volatilità del portafoglio e cambiarne la natura. Non li includiamo [gli ETF crypto, NDR] nei nostri portafogli per questa ragione e crediamo che sia necessaria grande prudenza quando gli investitori includono Bitcoin o crypto nel loro portafoglio.
Nanette Hechler-Fayd’herbe, Lombard Odier
Vale la pena di segnalare come le allocazioni in Bitcoin di Lombard Odier siano comunque minime, sia in relazione all’enorme quantità di capitali in gestione, sia rispetto alla capitalizzazione di tali prodotti.
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