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INFLAZIONE USA

Inflazione USA secondo aspettative: incertezze su Bitcoin e crypto

Arrivano i dati sull'inflazione USA: cosa significano per Bitcoin e crypto?

Sono finalmente arrivati i dati che riguardano l’inflazione uSA, dati che negli scorsi mesi erano stati decisivi per capire l’orientamento di Federal Reserve nelle prossime scelte e decisioni sui tassi di interesse. Sono stati dati quasi perfettamente in linea con le aspettative, tanto per quanto riguarda l’inflazione Core – che è quella che non tiene conto di beni volatili come energia e food – quanto per l’inflazione classica, soltanto dello 0,1% inferiore rispetto a quanto si aspettassero i mercati.

Bitcoin scambia sopra i 61.000$, livello che però aveva conquistato prima della diffusione dei dati. Dati che – lo vedremo nella nostra analisi, non aggiungono o tolgono nulla rispetto alle aspettative di tagli il prossimo 18 settembre. Tagli che ad oggi ci saranno – e che a nostro avviso ci saranno per 25 punti base, a meno di clamorose sorprese dai tanti altri dati che arriveranno da qui all’appuntamento del prossimo settembre.

I dati sono stati diffusi in anteprima sul nostro Canale Telegram: entra per non perderti mai nulla di quanto può influenzare i mercati crypto e Bitcoin.

Inflazione leggermente migliore delle aspettative: mercati al palo

I mercati avevano preso a correre, sebbene in modo contenuto, nel mezzo della sessione europea, in attesa di dati soltanto marginalmente migliori delle aspettative sull’inflazione USA, complici anche i buoni dati sul PPI arrivati questa settimana.

L’inflazione Core, che è quella ritenuta più importante da Jerome Powell per valutare l’andamento dell’inflazione effettivo, è rimasta ferma come da previsioni. Fa poco meglio quella classica, però non in proporzioni tali da comandare interventi sostanziosi da parte di Federal Reserve.

✂️Il TAGLIO ai TASSI farà SCOPPIARE BITCOIN? 💣

Per chi non fosse aggiornato sulla questione tassi, abbiamo pubblicato un video su YouTube che prova a spiegare un po’ la situazione, sia per chi è alle prime armi, sia per chi vuole saperne di più partendo da un livello più alto.

50 punti base a settembre? Sarebbe un disastro anche perBitcoin (e crypto)

I mercati, dopo il lunedì nero del 5 agosto, hanno iniziato a prezzare con una certa insistenza la possibilità che arrivino tagli per addirittura 50 punti base. Sono tagli enormi rispetto alla situazione effettiva e anche rispetto al piano di Federal Reserve di accompagnare l’economia (possibilmente senza recessione) verso tassi di interesse più bassi.

Un vecchio saggio avvisava di stare attenti a ciò che si desidera, perché poi potrebbe finire per avverarsi. Ed è quello che vogliamo ripetere noi agli appassionati di Bitcoin e crypto: tagli da 50 punti base (ovvero tagli dello 0,50%) sarebbero il segnale di qualcosa che si è rotto in modo serio nell’economia.

E una situazione del genere potrebbe impattare anche sui mercati che seguiamo su queste pagine ogni giorno. E quindi, ad oggi, la migliore delle ipotesi rimane quella di vedere un taglio più modesto, di 25 punti base (0,25%) a settembre.

Per il resto la reazione dei mercati è stata mite, con un lieve ribasso, segno che forse ci si aspettava un calo più importante. Poco male, tutto – come accade da mesi – rinviato al prossimo dato.

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