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Dati USA ok: soft landing in vista? POSITIVO per Bitcoin e crypto!

I dati che arrivano dagli USA sono buoni per l'economia. E dovrebbero essere presi per buoni anche da BTC e crypto.

Arrivano ancora una volta dati ai limiti dell’incomprensibile per quanto riguarda l’andamento dell’economia. Le richieste di sussidi, per quanto comunque mediamente più alte degli ultimi mesi, arrivano precise sulle aspettative. E arriva anche una buona risposta dalle vendite retail, che oltre a raccontarci di quanto si è venduto, sono anche un buon termometro delle aspettative dei consumatori.

Una situazione complessivamente di difficile lettura, anche per Bitcoin e crypto, che infatti si muovono un po’ salvo poi tornare sui livelli ai quali si aggiravano prima della comunicazione dei dati.

Torna pesante l’ambivalenza per il mondo azionario che però Bitcoin e crypto sembrerebbero voler interpretare in modo diverso: si preferirebbe più liquidità, maledetta e subito, anche a rischio di vedersi di fronte una recessione. Ed è per questo che la lettura – che tenteremo comunque all’interno di questo approfondimento, è tanto difficile.

Dietrofront: non c’è più la crisi

I mercati continuano a essere estremamente reattivi dato per dato, salvo poi accorgersi dopo pochi minuti che in realtà poco è cambiato e che dunque di motivi per rallegrarsi o disperarsi fondamentalmente non ce ne sono.

Alle 14:30 del 17 ottobre sono arrivati due dati che i mercati temevano: uno sulle richieste di sussidi di disoccupazione, l’altro sulle vendite retail.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, si è pienamente in linea con quelle che erano le aspettative nonché in linea anche con la precedente lettura (quelle non continue sono addirittura migliorate). Un dato così preciso rispetto alle previsioni che farà anche borbottare chi crede poco nell’autenticità dei dati… ufficiali.

L’altro dato è quello delle vendite retail – è un metro importante anche per Bitcoin e crypto, perché indica anche quelle che sono le aspettative delle persone normali come voi che ci leggete e come noi che scriviamo. Ci si aspettava una crescita modesta e invece è venuto fuori un dato molto interessante, soprattutto da quelle Core, che hanno fatto registrare un +0,5% rispetto al preventivato 0,1%.

Per quanto siano dati che in larga parte lasciano il tempo che trovano – ovvero che non risolvono in un senso o nell’altro le preoccupazioni principali dei mercati – sono dati che fanno ben sperare sulla tenuta dell’economia degli Stati Uniti.

  • Philadelphia Fed

Se l’altra volta da New York erano arrivati dati non granché positivi, questa volta cambia tutto. Da Federal Reserve Philadelphia arrivano indici del sentiment molto ottimistici: manifattura a 10,3 contro il 4,2 delle previsioni (a 0 c’è il sentiment neutro). Buono anche il dato sulle business conditions, quasi al doppio rispetto alla lettura precedente.

Perché Bitcoin e crypto continuano a rispondere in modo incerto?

Perché alle 14:30 manca ancora l’input da parte delle borse classiche – e perché almeno in questo senso il mondo crypto preferirebbe tagli che siano pur maledetti, ma subito. Una visione che a nostro avviso è estremamente di breve periodo e che non rispecchia gli interessi effettivi di questo mercato.

C’è da dire che ad ogni dato che non mostra il disastro, il soft landing, l’arrivo a destinazione senza recessione sembra più probabile. È definitivo? No, ma potremmo avere molte più questioni delle quali lamentarci. E a nostro avviso i dati di oggi sono di quelli positivi anche per il mondo crypto.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 mese fa

Io direi anche di affidarci ai consigli di Michael Saylor “investi il più possibile in Bitcoin e ricordati che ciò che conta di più è avere pazienza”