Elon Musk ha fondato un nuovo partito. Si chiama America Party e ha un obiettivo dichiarato piuttosto ambizioso: restituire, dicono dalla regia, la libertà al popolo americano. E sosterrà Bitcoin, come confermato dallo stesso Elon Musk sul social network di sua proprietà X.
È da tempo che Elon Musk non si esprimeva a tema Bitcoin, dopo che ne aveva acquistati per quantità importanti con la sua Tesla e dopo aver costruito un rapporto altalenante con parte della community, che lo accusava di aver fatto sostanziali passi indietro.
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Un nuovo partito pro Bitcoin
I diverbi tra Donald Trump e Elon Musk sembrerebbero aver già prodotto delle conseguenze permanenti sul sistema politico americano. Musk ha infatti annunciato la nascita dell’America Party, un partito che dovrebbe seguire quello che è stato l’indirizzo che Musk pensava di poter imprimere alla presidenza Trump.
La cosa è di interesse relativamente scarso per chi opera nel mondo delle crypto, o per chi vi investe. Anzi, lo era fino a poche ore fa, quando Elon Musk è stato interrogato, direttamente su X, sul tema Bitcoin.
America Party sosterrà Bitcoin?
Domanda alla quale Elon Musk ha risposto:
Le valute fiat sono senza speranza, quindi sì
Un ritorno dunque di Elon Musk alle radici – dato che l’imprenditore naturalizzato americano e a capo di Tesla e SpaceX aveva già flirtato in passato con BTC.
Non è chiaro per il momento che tipo di sostegno potrà effettivamente offrire a Bitcoin un partito appena nato e che difficilmente riuscirà a portare a casa dei seggi.
Durante la campagna elettorale…
Durante la campagna elettorale non solo Donald Trump aveva pubblicamente e a più riprese sostenuto Elon Musk, ma aveva anche imbarcato persone che ne avevano fatto uno dei punti principali del loro impegno politico, tra i quali Vivek Ramaswamy e Robert Kennedy Jr.
Elon Musk, durante tutta la lunga, dura e apparentemente interminabile campagna elettorale era rimasto relativamente in silenzio sul tema, dopo aver avuto rapporti con la community Bitcoin non sempre al top.
Alcune delle aziende di Musk hanno ancora Bitcoin in portafoglio. Certamente SpaceX e altrettanto certamente anche Tesla, che rimane – nonostante non acquisti da un po’, l’ottava società quotata al mondo per detenzioni di BTC in portafoglio.
Nel complesso ne ha ancora 11.509, per un controvalore ai prezzi attuali di circa 1,25 miliardi di dollari. Chissà se dopo questo impegno, seguendo una vecchia promessa, Musk renderà Tesla di nuovo Bitcoin friendly, accettando questa valuta in pagamento. È già successo in passato, salvo poi fare dei passi indietro a causa dell’inquinamento dovuto al mining.
Aveva promesso, Musk, che avrebbe riaperto a Bitcoin una volta che il mining avrebbe utilizzato almeno il 50% di energia rinnovabile. Una soglia che secondo alcuni report sarebbe stata già superata, senza che però Musk abbia fatto il passo promesso.
Chissà se dove non è arrivata la matematica arriverà invece la politica.
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possibilissimo che i due si mettano a fare a gara per i voti della comunità cripto. O solo di quella Bitcoin (anche se dubito).
Quanta acqua è passata sotto ai ponti in un paio d’anni!