Home / Con crypto TON visto negli Emirati. La smentita però apre un caso gigantesco

VISTO TON

Con crypto TON visto negli Emirati. La smentita però apre un caso gigantesco

TON per ottenere un visto decennale negli Emirati? Il comunicato del gruppo solleva un polverone

Staking $TON per ottenere un golden visa negli Emirati? La principale notizia del weekend diventa un caso. Prima la Foundation annuncia, con tanto di sito web dedicato, un nuovo programma per ottenere il migliore dei visti per diventare residenti negli Emirati, poi arriva la smentita dalle autorità degli Emirati stessi.

Un giallo ancora da risolvere, con i primi dubbi che erano stati sollevati già da CZ, fondatore e ex-CEO di Binance, che aveva affermato di voler ottenere lo stesso per $BNB, la criptovaluta legata all’exchange di cui sopra.

Con la versione europea di Bybit puoi acquistare entrambe le criptovalute di cui sopra e ottenere fino a 5.000$ di bonus. Iscriviti per ottenere questi e altri bonus che arriveranno in futuro per i lettori di Criptovaluta.it®.

Cos’è successo davvero?

Non possiamo che riportare quanto accaduto in ordine cronologico. Nella mattinata di ieri Ton ha pubblicato un annuncio che ha suscitato immediatamente grande attenzione e che ha spinto il prezzo di $TON a salire di oltre il 7%. L’annuncio è ancora disponibile qui.

Si parla della possibilità di ottenere un golden visa per tutti coloro i quali mettono in staking almeno 100.000$ in TON e pagano 35.000$ in commissioni. Un procedimento che è molto più economico di quello previsto dalla legge (investimento da almeno 540.000$ in immobili, per citare una delle alternative disponibili).

Tra gli altri benefit un processo più breve (sotto le 7 settimane, contro i 3-6 mesi della procedura standard).

Tuttavia la cosa non sembrerebbe essere piaciuta alle autorità degli Emirati, che hanno segnalato come in realtà non ci sia alcun piano di questo tipo e come gli investimenti in crypto non rientrino in quelli conteggiati dalla procedura per ottenere il visto stesso. La risposta completa può essere letta qui.

ICP ha chiarito che i visti golden sono rilasciati secondo framework ufficialmente approvati, con i criteri che non includono gli investitori in asset digitali. Le categorie che possono accedervi sono gli investitori nell’immobiliare, gli imprenditori, i talenti eccezionali, scienziati e specialisti, studenti meritevoli, pionieri […]

Un giallo che non sarà risolto a breve e che ha causato già un importante quantità di polemiche, per una comunicazione che in tanti hanno trovato poco chiara.

Un accesso comunque prioritario?

La sensazione che si ha, almeno a leggere il comunicato relativamente scarno di particolari e mettendolo in parallelo con la dichiarazione delle autorità di Dubai è che ci sia qualche agenzia a fare da tramite in grado di ottenere – a determinate condizioni e senza garantire il risultato – dei visti per chi investe in $TON.

Seguiremo la vicenda, che ha comunque avuto un impatto importante sul prezzo di $TON, prima salito del 7%, poi invece ripiombato sui livelli ai quali veniva scambiato prima della diffusione di questa notizia.

Una notizia che riapre anche una vexata quaestio nel mondo crypto: quanto è corretto spingere il marketing? Casi simili c’erano stati – con altre chain – riguardo supposte collaborazioni con BlackRock che poi non erano altro che tokenizzazione di fondi per interposta azienda, senza che il gruppo di Larry Fink ne sapesse alcunché.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments