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La questione TON per il visto negli Emirati arriva alla conclusione con un comunicato ufficiale della Foundation sul suo blog. La fondazione conferma – come dichiarato anche dalle autorità locali – l’assenza di qualunque tipo di accordo per l’ottenimento di un visto. L’iniziativa circolata nella giornata di ieri – e che aveva permesso al prezzo di $TON di guadagnare fino al 7% – è soltanto una collaborazione con una società locale che si occuperebbe, sempre secondo il comunicato di Ton, di infrastrutture blockchain.
Non c’è alcun programma ufficiale che è stato lanciato – e la piena autorità sulla concessione dei golden visa, visti dalla durata di 10 anni per la residenza negli Emirati, rimane dunque in capo alle rilevanti autorità.
Un buco nell’acqua della comunicazione? Un fraintendimento? La pagina dell’iniziativa – tra le altre cose sul dominio ufficiale della foundation è ancora online e parla di sbloccare il proprio visto decennale golden con TON.
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Nessun accordo con le autorità locali
Confermata dunque l’assenza assoluta e totale di un qualsivoglia accordo con le autorità locali. Il programma indicato da TON nella giornata di domenica parlava di visto decennale con le seguenti caratteristiche:
- Staking di almeno 100.000$ in TON per 3 anni;
- Possibilità di ottenere i ritorni fissati dallo staking;
- Procedura di 7 settimane contro i 3-6 mesi classici;
- Processo semplice che evita l’acquisto di immobili.
Tuttavia scrive oggi Ton:
A scopo di chiarezza, non c’è alcun programma ufficiale Golden Visa lanciato con il governo degli Emirati Arabi Uniti, e non c’è alcun endorsement da parte del governo a TON.
E poi aggiunge:
L’applicazione da sola non garantisce l’ottenimento del visto, per il quale rimane la totale discrezione degli organi di governo rilevanti per gli Emirati.
Quindi nulla di fatto, nella speranza però che chi si era fatto ingolosire da una possibilità del genere non ci sia rimasto male.
Rimarrà comunque la lezione per molti, noi compresi, ad attendere l’ok da parte delle autorità quando si parla di iniziative così importanti e che coinvolgerebbero direttamente i governi.
Attendiamo delucidazioni ulteriori per capire che tipo di possibilità saranno effettivamente offerte a chi investirà 100.000$ in TON e li metterà in staking. Perché il progetto – o meglio la sua pagina – rimane in piedi. E sul pamphlet pubblicitario ci sono scritte le stesse identiche cose che c’erano scritte ieri.
TON perde nelle ultime 24 ore oltre il 5%, complice appunto quanto accaduto in merito alla questione golden visa. Un’occasione d’oro diventata di piombo per il prezzo della criptovaluta legata a Telegram.
