Impiego produttivo dei Bitcoin accumulati. Metaplanet, la società giapponese che in molti associano a Strategy – otterrà prestiti offrendo i propri Bitcoin come collaterale. Lo scopo? Quello di ottenere liquidità per acquistare società e attività che offrano dei ritorni. Questo è quanto è stato riportato da Financial Times, che cita il CEO Simon Gerovich.
Il gruppo è al momento il quinto al mondo per detenzioni di Bitcoin: ne ha in cassa 15.555 – che saranno poca cosa rispetto ai 700.000 di BlackRock– ma che sono comunque una quantità importante per una società che – prima della corsa a Bitcoin, era di piccole dimensioni e pressoché sconosciuta.
Un’età dell’oro per Bitcoin, che secondo il gruppo giapponese sta entrando in una nuova interessante fase. Un asset normale a tutti gli effetti, che può essere impegnato anche per ottenere prestiti.
La fase due di MetaPlanet
Siamo alla fase due. Mentre MetaPlanet continua a accumulare Bitcoin, li utilizzerà anche in modo fruttifero. Il piano sarebbe quello di impegnare i BTC che ha in cassa per ottenere dei prestiti, che saranno poi utilizzati per l’acquisto di business che generino ritorni, tra i quali banche digitali.
- Un piano pluriennale
In realtà si tratta di un piano almeno in due fasi. Secondo Gerovich, CEO di MetaPlanet, c’è una fase uno, della durata di 4-6 anni, che sarà quella dell’accumulazione di Bitcoin. Il gruppo ha come obiettivo l’ambizioso traguardo di 210.000 Bitcoin in cassa per fine 2029, che serviranno, dice il CEO, ad avere quella velocità di crociera che renderà molto difficile per gli altri raggiungerla.
C’è poi la fase due, che sarà quella dell’utilizzo di Bitcoin come collaterale per accedere a liquidità da impegnare sul mercato. Per cosa? Per l’acquisizione di banche e di altri servizi che possano generare cash, rendendo ancora più proficua l’intera operazione.
Una lotta sempre più dura
La lotta all’ultimo Bitcoin, almeno da parte di soggetti istituzionali come ETF, fondi sovrani e anche – come nel caso di MetaPlanet – di società quotate si sta facendo sempre più dura.
Strategy ha annunciato un altro piano da 4,2 miliardi di raccolta capitale, capitale che sarà utilizzato sia per acquistare altri Bitcoin sia, si riserva l’azienda, per il pagamento di dividendi.
C’è poi Murano, società immobiliare che ha annunciato un piano di raccolta capitale da 500 milioni di dollari – ultima arrivata nella lotta all’ultimo Bitcoin.
E ci sono tante altre società quotate – vedi Twenty One Capital – con piani piuttosto solidi.
Al crescere delle aziende che proveranno a comprare Bitcoin, sarà sempre più difficile per le stesse accaparrarsene secondo i piani. Una situazione molto complicata, a patto che ovviamente il trend tenga e che l’entusiasmo intorno a questo tipo di operazioni continui a essere almeno su questi livelli.
Intanto come nel caso di MetaPlanet c’è già in mente una fase 2. Una fase 2 che se dovesse essere eseguita nel modo corretto, porterebbe Bitcoin sempre di più al centro del mondo finanziario. Un mondo finanziario che fino a poco fa aveva ignorato BTC, salvo poi pagarne il conto (salato) già oggi.
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