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Bitcoin in FUGA dai portafogli retail: Balene e istituzionali ACCUMULANO in silenzio !

I retail non vogliono più saperne di criptovalute. Per fortuna ci pensa Wall Street a fare scorta di BTC e a sostenere il rally.

In queste giornate relativamente prive di entusiasmo per la price action di Bitcoin (BTC), notiamo come le diverse classi di detentori si stiano muovendo in maniera estremamente differente l’una con l’altra. In particolare i dati on-chain di Glassnode suggeriscono che i wallet più piccoli e orientati alla speculazione di breve termine stanno liquidando le proprie posizioni.. Allo stesso tempo i possessori più grandi e lungimiranti proseguono la fase di accumulo iniziata subito dopo il dip di aprile, con acquisti ricorrenti che sostengono il prezzo della criptovaluta.

Sembra uno scenario visto più volte nel corso dell’ultimo ciclo di mercato, dove i veri protagonisti sono state le società quotate a Wall Street e quella fetta di pubblico istituzionale che ha iniziato a guardare con desiderio ed ammirazione il settore crypto. I retail invece viaggiano in direzione opposta con un sentiment ai minimi, completamente abbattuti dalle performance deludenti del comparto alt, incapaci ormai di leggere la situazione con lucidità. Tutti i dettagli di seguito.

Escono dal mercato i piccoli detentori: le whale di Bitcoin ne approfittano

Ne parliamo già da diverso tempo: l’interesse dei retail per Bitcoin ed il mondo crypto è a livelli molto bassi, ed insoliti per un bull market di queste proporzioni. Con BTC sopra i $100.000, che in un contesto diverso sarebbe stato accompagnato da ostriche e champagne, vediamo una mole di ricerca su Google Trends particolarmente fiacca. I piccoli investitori non sono minimamente attratti dal rally in corso, segno evidente che la loro fiducia è stata erosa dall’andamento disastroso di molte altcoin.

Questa lettura è confermata anche dall’indicatore Glassnode “Trend Accumulation Score by Cohort”, che classifica il comportamento delle diverse classi di wallet in base alla loro attività di acquisto o vendita. Secondo quanto emerso, i portafogli che detengono da 1 a 10 BTC stanno vendendo senza sosta da qualche giorno, in concomitanza con il calo sotto dei $100.000 di metà giugno, poi fortunatamente recuperato.

Dall’altra sponda, le balene che detengono da 1.000 a 10.000 BTC fanno l’opposto ed  interpretano come segno di forza quel movimento della criptovaluta. Proprio in quei giorni c’è stato un aumento concreto delle attività di accumulo, intenso come opportunità per rafforzare le posizioni. Facciamo presente che entrambe le classi detengono una quota simile di supply, intorno all’11%. 

Bitcoin trend accumulaton score
Comportamento holders BitcoinFonte dati: https://x.com/glassnode

Bassa attenzione speculativa: gli smart money sono focalizzati sul lungo periodo

Assieme a questa fotografia del comportamento degli holders di Bitcoin, aggiungiamo anche un altro spunto interessante che si distacca dalla quantità di coin detenuta per analizzare l’orizzonte temporale dell’investimento. Vogliamo sapere cioè non solo chi sta muovendo la criptovaluta ( ed in che modo), ma da quanto tempo le stesse monete erano rimaste ferme sulla blockchain prima di essere spostate.

Lo vediamo bene dall’indicatore  “RHODL Ratio”, che misura il rapporto tra il valore realizzato detenuto dagli holder di lungo periodo ( 6 mesi-2 anni) ,e quello detenuto dagli holder di breve termine(1-3 giorni). In questo momento gli operatori più “anziani” stanno dominando la scena e sembrano poco inclini a vendere. Invece l’attività delle mani più deboli rimane bassa, segno di un’attenzione speculativa scarna.

La metrica ha raggiunto ora il suo punto più alto del ciclo, suggerendo una fase di transizione molto importante della ricchezza, sempre più diretta verso chi ha acquistato Bitcoin con una visione più lungimirante di lungo.

bitcoin long term vs short term
RHODL Ratio BitcoinFonte dati:https://x.com/glassnode

Storicamente i top dei cicli di bull market sono stati segnati da una condizione inversa, ossia con i detentori di breve termine che crescono ( RHODL ratio basso). A questo giro invece la situazione è completamente diversa, complice anche il successo degli ETF a Wall Street che hanno cambiato la composizione del mercato, così come le sue aspettative.

Avidi o timorosi: come interpretare lo scenario di Bitcoin

Con Bitcoin ad un passo dal segnare nuovi massimi storici, ora come ora è del tutto folle essere impauriti per un possibile calo dei prezzi. Come accennato prima, questa condizione mentale può essere frutto solo di una lettura superficiale del mercato, condizionata evidentemente da un allocazione di portafoglio che da un peso eccessivo alle altcoin. Stiamo vivendo una favola incredibile nel mondo crypto e i retail non sembrano accorgersene.

Gli istituzionali e Wall Street stanno facendo piazza pulita sul mercato, tutti gli indicatori on-chain indicano una grossa resilienza del network e da qui alla fine dell’anno ci aspettano verosimilmente almeno 2 tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. In tutto ciò la dominance di Bitcoin ha anche raggiunto un livello molto alto che probabilmente andrà ad attenuarsi nelle prossime settimane, segno di un possibile ingresso speculativo anche sul fronte alt.  Come si fa ad avere paura in un momento del genere?

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RCripto
RCripto
4 mesi fa

I retail non stanno fuggendo sono entrati tempo fa e stanno prendendo profitto, sono certo anche con percentuali a tre cifre. Gli istituzionali entrano a lungo termine ma siamo davvero sicuri che tra qualche mese btc non ricorregga anche del -20%? Valutate voi