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I conti di Tether al centesimo: il socio della Juve ha riserve in eccesso per 5 miliardi di dollari

Tether ha pubblicato nuove attestazioni, riferite al secondo trimestre 2025. Cuscinetto da 5,4 miliardi.

Tether ha rilasciato l’attestazione del suo stato patrimoniale per il secondo trimestre 2025, ovvero periodo che va da inizio aprile a fine giugno. Riserve a 162,5 miliardi, contro token in circolazione per 157,1 miliardi, con un cuscinetto di 5,4 miliardi. Sempre durante lo stesso periodo Tether International avrebbe distribuito dividendi per 7,3 miliardi di dollari.

Cambia poco della composizione delle riserve, che per 129,9 miliardi di dollari sono in asset liquidi come bond USA a brevissima scadenza, fondi money market, REPO e reverse REPO. Rimane inoltre una porzione delle riserve in Bitcoin, in metalli preziosi (oro) e in prestiti con collaterale.

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Tutti i conti di Tether

Come ogni trimestre Tether ha rilasciato l’attestazione delle sue riserve, quelle che garantiscono l’ancoraggio al dollaro della sua stablecoin principale, USDT.

  • Qualche dato preliminare

Ente attestante: BDO Italia, che ormai da tempo è società che attesta le riserve di Tether.

Riserve complessive: 162,5 miliardi di dollari.

Token in circolazione: 157,1 miliardi di dollari.

Riserve in eccesso: 5,4 miliardi di dollari.

Composizione delle riserve

La composizione delle riserve rimane tutto sommato simile a quella della precedente attestazione:

  • 129,95 miliardi di dollari sono detenuti in asset cash like, ovvero in bond USA (105 miliardi di dollari), REPO e Reverse REPO (quasi 18 miliardi di dollari), fondi money market (6,4 miliardi di dollari), depositi bancari (32 milioni di dollari), e bond non USA (48 milioni di dollari);
  • 14 milioni di dollari – sono in bond corporate, ovvero emessi da società quotate private;
  • 8,7 miliardi di dollari – sono in metalli preziosi, nello specifico lingotti d’oro;
  • 8,9 miliardi di dollari – in Bitcoin;
  • 4,8 miliardi di dollari in non meglio precisati altri investimenti;
  • 10,1 miliardi di dollari in prestiti con collaterale superiore alla somma prestata, soggetti a eventuali margin call nel caso in cui il sottostante non dovesse più riuscire a garantire livelli adeguati di sovracollateralizzazione.

Cosa ci dicono i dati di Tether

Dicono molto. Il gruppo ha distribuito nel periodo di riferimento oltre 7,3 miliardi di dollari in dividendi, lasciando così come riserve libere e aggiuntive 5,4 miliardi di dollari, contro i 7 miliardi di fine 2024.

La composizione rimane inadeguata per i canoni imposti sia dal MiCA sia dal GENIUS ACT: il primo impone una percentuale molto elevata in cash presso depositi bancari (infruttiferi). Il secondo invece una copertura al 100% o cash oppure tramite titoli di stato e cash like che Tether al momento non ha, preferendo una parte della copertura in oro e Bitcoin.

Entro due mesi, almeno secondo quanto affermato dal CEO Paolo Ardoino ai microfoni di Bloomberg, dovrebbe essere rivelata la strategia per la presenza del gruppo negli Stati Uniti.

  • Solidità finanziaria

Il gruppo rimane finanziariamente molto solido. Nonostante la distribuzione di oltre 7 miliardi di dividendi, il gruppo può contare su riserve aggiuntive superiori ai 5 miliardi di dollari.

Si potrà contestare che una parte delle riserve sono in asset che fluttuano liberamente contro il dollaro, ovvero oro e Bitcoin. Il cuscinetto di 5,4 miliardi servirà, nel caso, proprio alla copertura della possibile fluttuazione dei due asset.

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