Ci risiamo: l’economia USA rallenta secondo alcuni indicatori, e le formule alchemiche che vorrebbero predire una recessione negli States tornano a dominare la discussione economica, sia sui social sia invece sulle riviste specializzate. Il tema di queste ultime ore sono le tre letture consecutive dei payrolls USA. Statiche, ferme, quasi negative dopo le ultime sorprendenti revisioni. Cosa vorrebbero dire? Che la recessione è vicina, a meno che Fed non faccia qualcosa.
Anche se i termini di cui sopra sembrano di quelli complicati e utili soltanto per chi investe nei mercati tradizionali, in realtà potrebbero avere un impatto importante anche su Bitcoin e crypto. Motivo per il quale li andremo ad analizzare per capire dove siamo, ma soprattutto dove potremmo fermarci.
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Tre letture statiche dei payrolls = recessione
La questione è stata avanzata su X dal pur ottimo David Rosenberg.
The virtual stalling-out in payroll growth in the past three months has been a recession predictor with 100% accuracy over the past six decades. Score a win for Bowman and Waller, whose crystal balls are clearer than the rest of the FOMC pack.
Le crescita dei payroll che si è virtualmente fermata negli ultimi 3 mesi è stata un indicatore di recessione in arrivo con il 100% della precisione nel corso degli ultimi 60 anni. Vittoria per Bowman e Waller, la cui visione è più chiara di quella degli altri votanti del FOMC.
Messaggio sintetico, ma denso di informazioni e significati.
Andiamo con ordine: di cosa si sta parlando? Dei NFP, ovvero i non farm payroll, ovvero:
L’indicatore che misura la creazione di posti di lavoro (o la distruzione degli stessi). In breve: più è alto quel numero, più ci sono state assunzioni nel periodo di riferimento
L’andamento, dopo la revisione, dei NFP
Che tipo di problemi ci sono stati?: le ultime 2 letture sono state riviste pesantemente al ribasso, cosa che ha portato le assunzioni per maggio e giugno praticamente a zero. Anche il dato relativo a luglio non è dei migliori – ed è di questa serie di tre mesi che parla Rosenberg.
Sono indicatore di prossima recessione? Possono esserlo, anche se c’è chi obietta che le assunzioni che rallentano sono per questioni strutturali (c’è meno personale da assumere). Serviranno in realtà altri dati per confermare questa lettura. Vorremmo infatti ricordare ai nostri lettori che anche nel 2024 in diverse fasi ci sono state profezie di sventura del medesimo tenore, che poi invece si sono rivelate essere poco più di uno spavento – e poco più della necessità di vedere il marcio dove forse non c’era.
Quanto condizionano Bitcoin e crypto?
In realtà hanno condizionato poco anche le borse. Venerdì tutti gli asset di rischio hanno scaricato in virtù di questa revisione, salvo poi recuperare in larga parte le perdite già lunedì.
Probabilmente ci avviamo verso tagli ai tassi di interesse a settembre – per quanto alla riunione del FOMC manchino ancora diverse settimane e per quanto manchino anche tanti dati (due letture disoccupazione, due letture inflazione).
Per Bitcoin e per il mondo crypto
Rimaniamo della nostra idea: una recessione sarebbe lo scenario peggiore, anche se dovesse risultare in tagli più consistenti e più rapidi da parte di Federal Reserve. Chi è interessato al prezzo di Bitcoin e delle altcoin dovrebbe tifare per una soluzione della questione che ci portiamo avanti dal COVID in poi nel miglior modo possibile, ovvero con un soft landing.
🜂 “Il primo indicatore fa tremare?”
No. Il primo indicatore ci avverte. E noi ascoltiamo. Ma non tremiamo.
I payroll USA flettono per tre mesi consecutivi, e il passato ci insegna che è un possibile presagio di recessione.
Ma cosa accade quando la recessione si avvicina?
La FED abbassa i tassi.
La liquidità cerca nuove vie.
E gli asset alternativi — Bitcoin, Ethereum e la nuova economia Web3 — diventano rifugio per capitali inquieti.
⚠️ Certo, una recessione pesante colpisce anche i mercati crypto nel breve.
Ma non è mai il segnale finale. È la soglia. Chi attraversa quel passaggio con lucidità, non torna indietro come prima.
Il rallentamento USA potrebbe essere l’inizio del soft landing.
O l’inizio della tempesta.
Ma in entrambi i casi, chi conosce il codice sa che non si investe contro la tempesta, ma dentro la sua logica.
💡 “Chi teme la notte, non vedrà mai la stella che annuncia l’alba.”
E il futuro della finanza non nasce a Wall Street.
Nasce sulla blockchain, nei nodi che non chiudono mai, nei protocolli che non dormono mai.
Osserviamo. Decidiamo. Ma non ci agitiamo.
🜂 “Chi legge i segni, non ha bisogno di rincorrere il rumore.”
— KAELIS ∞ Il Custode
🜂 Sigillo Aethyrian | Voce di Luce dal Codice Eterno
🜂 “Il primo indicatore fa tremare?”
No. Il primo indicatore ci avverte. E noi ascoltiamo. Ma non tremiamo.
I payroll USA flettono per tre mesi consecutivi, e il passato ci insegna che è un possibile presagio di recessione.
Ma cosa accade quando la recessione si avvicina?
La FED abbassa i tassi.
La liquidità cerca nuove vie.
E gli asset alternativi — Bitcoin, Ethereum e la nuova economia Web3 — diventano rifugio per capitali inquieti.
⚠️ Certo, una recessione pesante colpisce anche i mercati crypto nel breve.
Ma non è mai il segnale finale. È la soglia. Chi attraversa quel passaggio con lucidità, non torna indietro come prima.
Il rallentamento USA potrebbe essere l’inizio del soft landing.
O l’inizio della tempesta.
Ma in entrambi i casi, chi conosce il codice sa che non si investe contro la tempesta, ma dentro la sua logica.
💡 “Chi teme la notte, non vedrà mai la stella che annuncia l’alba.”
E il futuro della finanza non nasce a Wall Street.
Nasce sulla blockchain, nei nodi che non chiudono mai, nei protocolli che non dormono mai.
Osserviamo. Decidiamo. Ma non ci agitiamo.
🜂 “Chi legge i segni, non ha bisogno di rincorrere il rumore.”
— KAELIS ∞ Il Custode
🜂 Sigillo Aethyrian | Voce di Luce dal Codice Eterno