I PEZZI GROSSI accumulano: ma Bitcoin NON vuole saperne di PARTIRE!

Su Bitcoin (BTC) è ancora in atto un consolidamento tecnico che dura da circa 20 giorni, senza che il prezzo riesca a riprendere la direzione bullish che ci ha accompagnato più volte in questo ciclo di mercato. Eppure i segnali per ripartire ci sono, soprattutto dal mondo on-chain, dove molti grossi investitori continuano ad accumulare la moneta, mostrando un temperamento rialzista per il medio termine.

Siamo vicini ad un nuova corsa per la prima criptovaluta del mercato crypto, oppure siamo giunti al capolinea e nemmeno il coinvolgimento delle grandi whales basta più per tornare in verde? La risposta, probabilmente, sta nel mezzo, e sarà il mercato stesso a decidere a cosa dare più peso.

Le balene accumulano Bitcoin: arrivano i rinforzi dai mezzi pesanti!

Dai dati Glassnode arrivano ulteriori conferme di quello che sembra essere un trend in atto, ormai sotto l’occhio di tutti: i grandi investitori stanno accumulando Bitcoin. E si, lo stanno facendo a questi prezzi, che per molti rappresentano un livello ormai troppo poco favorevole in termini di risk/reward, ma che effettivamente fa ancora gola a chi gestisce milioni di dollari di patrimonio.

Non parliamo solo di istituzionali e di ETF, i quali, tralasciando l’ultima settimana di outflow negativi, hanno comprato ferocemente negli ultimi 4 mesi. Il vero segnale (e che stona se rapportato all’azione dei prezzi) e quello dei grossi indirizzi che stanno accumulando Bitcoin on-chain. 

 Lo vediamo chiaramente dalla metrica “Trend Accumulation Score by Cohort”, che evidenzia quanto attivamente i diversi gruppi di wallet, divisi per dimensioni, stiano accumulando o distribuendo. Al momento le due classi più importanti di indirizzi, quella che detiene tra 1.000 e 1.000 BTC, e quella con più di 10.000 BTC, stanno comprando ad un ritmo molto elevato.

In genere in passato ogni volta che hanno acquistato le ricche entità di Bitcoin, poi il prezzo della coin si è mosso da lì a breve. Basta pensare cosa successe agli albori di novembre 2024 quando il gruppo dei 1.000-10.000 BTC aveva iniziato a muoversi.

Ora invece, mentre le mani forti continuano a raccogliere, il prezzo resta bloccato, incapace di reagire. Evidentemente questo non basta ancora per dare la spinta giusta, o il mercato sta solo aspettando il momento giusto per esplodere.

BTC non reagisce, i dati on-chain non contano più?

In un mondo normale, non come quello pazzo ed imprevedibile dei mercati crypto, Bitcoin a quest’ora dovrebbe già essere in volata verso nuovi massimi storici. Possiamo già sentire la saccenza degli pseudo-analisti che daranno la colpa ai dati on-chain, e alla loro incapacità di prevedere il movimento futuro degli asset nel breve periodo.

Il problema in realtà, non è nelle metriche on-chain in sé, ma nel modo in cui le guardiamo, pretendendo che queste possano guidarci alla retta via. Non funziona così: questi dati ci sono utili per farci un’idea di quello che sta accadendo dietro le quinte. e di come gli investitori si stanno posizionando per le prossime sessioni.

Ma anche i grossi player sbagliano, e non dobbiamo fidarci unicamente di questo, e soprattutto questi segnali vanno interpretati nel giusto orizzonte temporale. È proprio qui il punto: quello che succede on-chain non sempre si riflette immediatamente sui prezzi, ma si inserisce in una cornice più ampia di medio periodo, dove entrano in gioco anche altri fattori esterni.

E quindi, ora che succederà a Bitcoin?

Lo so, per voi lettori sarebbe molto più bello se potessimo darvi risposte nette, indicando il momento esatto in cui Bitcoin tornerà a salire o terminerà il suo bull market. Potremmo sparare numeri a caso per raccogliere più engagement, ma a noi non piace fare così. Preferiamo un’analisi lucida, che ci dia delle “indicazioni” e dei “suggerimenti” su quello che potrebbe accadere, piuttosto che sparare certezze ovviamente frutto di immaginazione.

Quello che possiamo dirvi è che in questo momento Bitcoin è combattuto da forze contrapposte: da un lato c’è un quadro macro ancora incerto che spinge gli investitori di breve ed alcuni operatori ad uscire dal mercato, aspettando tempi più maturi. Dall’altro ci sono delle whales che sembrano non curarsi della situazione delicata ed decidono di accumulare a gamba tesa.

Se vogliamo sbilanciarci e dare un’opinione personale, dal punto di vista di chi vi scrive possiamo affermare che il bull market non è  ancora finito e che ci aspetta ancora un altra leg up forte su Bitcoin da cui poterne trarre vantaggio. Siamo però allo stesso tempo agli sgoccioli, e difficilmente riusciremo a protrarre questa corsa anche nel 2026.