Da ieri chi investe in oro ha un nuovo e inatteso problema: gli Stati Uniti hanno infatti imposto dazi anche ai lingotti svizzeri. I mercati? Hanno reagito con futures in rialzo di 100$ l’oncia (futures vs spot).
Da ieri c’è una differenza aggiuntiva tra oro e Bitcoin che gioca a favore di quest’ultimo. Gli Stati Uniti hanno infatti inserito i lingotti da 1 kg e quelli da 100 once nella lista di beni che saranno soggetti ai dazi imposti alla Svizzera. La mossa ha immediatamente portato i futures sull’oro ad un rialzo di circa 100$ l’oncia, segnale che:
- Non viviamo più nel mondo nel quale eravamo abituati a vivere;
- Avere una fisicità – che Bitcoin non ha – può essere un enorme problema.
Non piacerà a tutti – soprattutto a chi vuole vedere il lingottino in cassaforte e sentirsi pertanto materialmente ricco, ma almeno in questa circostanza andrà riconosciuto a Bitcoin di essere al riparo da certe misure (e per qualcuno certe sciagure).
Quando essere digitali… aiuta
La narrativa di Bitcoin come oro digitale circola ormai da anni – e almeno a vedere l’andamento degli ETF negli Stati Uniti – in tanti ci hanno creduto. Una riserva di valore, che resiste a inflazione e malgoverno (almeno sul medio e lungo periodo) e che ha anche delle caratteristiche migliori dell’oro.
La prima: è effettivamente finito. Non si può aumentarne la produzione (come si può fare con l’oro), anche se il prezzo dovesse aumentare considerevolmente.
La seconda: è insequestrabile. Nessuno senza le nostre chiavi può mettere le mani sui nostri $BTC. Certo, c’è chi chi le consegna alla Polizia – in casi estremi – perché sa di essere dalla parte del torto. Ma senza chiavi, non c’è nessun che può mettere le mani sul nostro “bottino”.
Da ieri ce n’è una terza: i dazi. Gli USA, in realtà con grande sorpresa da parte di tutti, hanno imposto ieri dei dazi anche sui lingotti che vengono esportati dalla Svizzera.
Ed è un problema, perché i lingotti da 1 kg, che sono tra quelli soggetti ai dazi – sono i più scambiati come sottostante sul Comex – che è a sua volta il mercato dei futures sull’oro più importante al mondo.
Altra questione interessante – per chi investe sui mercati tradizionali: si tratta di export che sono tra i più importanti della Svizzera verso gli Stati Uniti.
Diversificare vuol dire anche questo?
Sì, almeno in parte. Larry Fink di BlackRock aveva affermato tempo fa di ritenere Bitcoin una sorta di assicurazione contro la cattiva gestione della cosa pubblica.
Si riferiva principalmente a politiche monetarie e fiscali – e forse mai avrebbe immaginato di vedere Bitcoin come unico strumento in grado di tutelare l’investitore… a causa dei dazi.
Una questione da seguire, mentre i mercati hanno reagito con un rialzo sul mercato dei futures in consegna a dicembre di 100$ rispetto al prezzo spot.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi
