Ancora ACCUMULAZIONI delle whales su Ethereum: ETH è la crypto del momento!

Non bastano gli acquisti forsennati delle società quotate a Wall Street, che nel solo mese di agosto hanno aggiunto oltre 1,6 milioni di ETH alle proprie riserve, ora tutti gli occhi sono puntati sulla seconda in classifica, Ethereum. I dati on-chain mostrano una chiara attività di accumulazione da parte di diverse grandi whale, che con i prezzi in momentanea fase di stallo, ne approfittano per aumentare le proprie bags.

La criptovaluta sembra essere la protagonista dell’estate, molto più in forma anche rispetto a Bitcoin, che da metà giugno ha perso circa il 12% della propria dominance di mercato. Vedremo se questa condizione bullish si protrarrà ancora a lungo e porterà alla rottura dei $5.000, o se ci sarà ancora da pazientare sui grafici. 

Le istituzioni sono in fissa con Ethereum: continuano gli acquisti record 

Proseguono a tutto spiano le attività di accumulazione su Ethereum da parte delle aziende pubbliche quotate negli Stati Uniti.  Secondo i dati pubblicati da Lookonchain, sarebbero stati identificati 4 nuovi indirizzi collegati a Bitmine Immersion Tech, società quotata negli Stati Uniti e già nota per le sue strategie crypto. Questi wallet avrebbero acquistato complessivamente 42.867 ETH, pari a circa $198 milioni ai prezzi attuali.

Non c’è ancora la conferma ufficiale che tali indirizzi appartengano davvero a Bitmine, ma è molto probabile di sì, vista la presenza della piattaforma FalconX come intermediario. Quest’ultima in genere viene infatti utilizzata da investitori di tipo istituzionale e da fondi regolamentati, proprio come la società in questione, che da qualche mese sta accumulando senza sosta.

Fino ad ora Bitmine ha messo in cassaforte ben 1,7 milioni di ETH, per un valore di $7,87 miliardi di dollari, ed è diventata la maggiore società per monete in custodia, superando addirittura l’Ethereum Foundation. Secondo i dati di “StrategicETHreserve”, al momento  tutte le aziende quotate detengono complessivamente riserve per 4,3 milioni di ETH, valutate $20 miliardi.

ETH in uscita dagli exchange

A contribuire a questo clima di ottimismo su Etheruem sono anche i dati delle riserve degli exchange, che mostrano un deflusso consistente e costante di ether da aprile a questa parte. Questo fenomeno rappresenta un segnale generalmente positivo per il mercato, perché indica che gli investitori stanno acquistando ETH, per poi successivamente spostarli su wallet privati, riducendo così la quantità di monete immediatamente disponibili per la vendita.

È importante leggere questo dato in ottica contraria rispetto a quanto avviene con le stablecoin: nel caso di queste ultime, infatti, un forte afflusso verso gli exchange viene interpretato come un segnale rialzista, poiché mette a disposizione nuova liquidità pronta per essere investita. Notiamo bene come le grosse fuoriuscite di ETH dai CEX spesso sono diventate, a posteriori, ottimi punti di ingresso per la price action a medio termine.

Ovviamente ciò non significa che ci sarà “supply shock” o che per qualche magica ragione gli OTC desk finiranno gli ETH da negoziare. Lasciamo queste teorie ai fuffaguru, noi ci limitiamo a descrivere l’outlook on-chain, senza grossi titoloni o asserzioni false.

Forti speculazioni sui mercati derivati

Tutta questa attenzione speculativa su Ethereum si riflette chiaramente sui mercati derivati, che vedono aumentare le scommesse basate su ETH. Qualche giorno fa vi avevamo parlato di come una whale avesse venduto i suoi Bitcoin per aprire posizioni in leva su Ethereum tramite Hyperliquid. Oggi vediamo proseguire questo trend anche da altre balene.

Ad esempio l’indirizzo “0xa5232e97b4ded3d2EF25Be059c3489e61Be475Aa” ha appena venduto in perdita posizioni milionarie su HYPE e su FARTCOIN, pur di poter aprire un long leva 15X su Ethereum. La sua posizione ora vale quasi $400 milioni. Il prezzo di liquidazione è a $4.343, ancora abbastanza distante dal mark price.

Nel frattempo Ethereum mantiene un solido open interest di $30 miliardi su tutte le borse futures, con un funding rate abbondantemente in territorio positivo. È evidente che in questo momento una buona parte della partita su ETH si stia giocando proprio sui mercati derivati.

Segnaliamo anche questo curioso dato, che vede stimare un utilizzo di leva molto intenso da parte degli investitori su Ethereum. Il dato corre in modo quasi continuo da maggio 2024, evidenziando la crescente tendenza degli operatori a voler assumere posizioni rinforzate dalla leva finanziaria. A fine luglio c’è stata comunque una parziale riduzione della metrica, pur rimanendo a livelli ben maggiori rispetto a BItcoin.

Cosa aspettarsi da Ethereum da qui a fine anno?

I dati parlano chiaro: siamo in fase di accumulazione ed è più probabile che i prezzi continueranno a salire nelle prossime settimane piuttosto che consolidare a livelli più bassi. Tuttavia nel breve periodo può ovviamente succedere di tutto: le metriche on-chain non aiutano a capire cosa potrebbe succedere nell’immediato, forniscono preziosi spunti per il medio termine.

Il mercato è fortemente influenzato dalle contrattazioni dei derivati e ci aspettiamo una continuazione di sessioni a forte volatilità. Tutto dipenderà anche dai prossimi avvenimenti sul fronte macro, che offriranno un’indicazione più precisa sull’outlook generale dei mercati risk-on.