Fino ad oggi non ha sbagliato un colpo. Ma ora uno degli indicatori più precisi del top del ciclo per Bitcoin non funziona più. Chi ci faceva affidamento per il presente e per il futuro si sente spaesato. Chi aspetta che si muova in modo decisivo ha aspettato ieri, ha aspettato oggi e probabilmente aspetterà anche domani.
Teoria forte: l’indicatore in questione non serve più a nulla. E non è detto che se non si è ancora acceso allora la bull run sarà infinita. Teoria debole e pensosa: dobbiamo rimetterci con il misurino per capire quando finirà il ciclo e quando avremo raggiunto nuovi massimi. Quale delle due sarà corretta? Sarai tu a deciderlo.
L’indicatore di ogni bear market
Mercati, abbiamo un problema. Avevamo uno strumento affidabile, preciso, che ha segnalato ogni bear market con estrema precisione. E che oggi però non sembrerebbe funzionare più, perché mai si erano visti pattern di questo tipo.
Lo strumento in questione è il MVRV Z-Score, nome complicatissimo dietro il quale si nasconde in realtà uno strumento semplice.

Mette in rapporto infatti da un lato la capitalizzazione di mercato, dall’altro il realized cap, ovvero il calcolo capitalizzazione di mercato contando però soltanto l’ultimo spostamento dei coin in questione.
Funziona? Giudica tu, guardando il grafico. Ogniqualvolta si è arrivati infatti a 7 nell’indicatore in questione, abbiamo poi affrontato un bear market, che si è esteso ben più a lungo della permanenza in zona rossa di questo indicatore.
Un pattern… strano
In particolare a partire dal 2024, questo indicatore ha presentato un pattern strano fatto di un paio di picchi, ma ben al di sotto della soglia di guardia. Una situazione che mai si era verificata, almeno in termini di sviluppo privo di grossi scossoni.
- La prima teoria
La prima teoria è che Bitcoin (e di conseguenza il resto del mercato) non segua più cicli di quattro anni. Ha un funzionamento ora, in termini di prezzo, che dovrebbe essere più assimilato a Standard & Poor’s 500 che al vecchio mondo crypto.
La teoria in questione sarebbe supportata dal fatto che ora il grosso degli acquisti arrivano proprio da soggetti che sono abituati a operare secondo le logiche di Wall Street.
Possibile, ma non certo. Potrebbero infatti c’entrare comunque gli scambi a Wall Street per Bitcoin (in particolare tramite ETF e società quotate), ma per altri motivi.
- La seconda (e più preoccupante) teoria
La seconda teoria riguarda invece l’enorme quantità di scambi che ora avviene tramite ETF o exchange che fanno da custodi per le tesorerie crypto, scambi che non sempre vengono registrati onchain (se non in aggregato), cosa che pertanto rende molto più difficile calcolare questo segnale/indice.
In altre parole: non avremmo più dei dati a sufficienza per sfruttare uno strumento che fino a oggi aveva previsto sempre in modo assai preciso l’arrivo dei bear market.
Come potrebbe cambiare il ciclo di Bitcoin?
Il nostro direttore Alessio Ippolito ha dedicato sulla sua newsletter la teoria precisa del super-ciclo che sconfessa il quadriennale entro il quale si è sempre mosso – almeno fino a oggi – il mondo crypto, segnalando anche gli errori che si possono fare in questa fase.
La migliore delle ipotesi per il nostro portafoglio è quella di una graduale trasformazione – come per la teoria n. 1 di cui sopra – di Bitcoin e delle top crypto in asset che si muovono fondamentalmente come l’azionario americano. Un andamento composto da cicli quasi infiniti, intervallati da caos innescato da situazioni di rottura come la pandemia Covid, la crisi del 2008-2009, ecc.
Quale delle due teorie ha più senso? A chi vi scrive sembra chiaro che il vecchio pattern quadriennale legato all’halving Bitcoin potrebbe non essere più così preciso nel predire il mercato.
Teoria che indicava in 12/18 mesi dall’halving il top di Bitcoin. Ad oggi siamo però a 16 mesi. E quindi questa teoria non sarà ancora… sconfessata per un po’.
Per saperne di più:
- Qui Alessandro Adami illustra la teoria del ciclo legata all’halving.
- Qui una lettura più tecnica da parte di Alessandro Lavarello, sempre sull’halving.
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non mi sono mai basato su nessun indicatore di bear o di bull market ho semplicemente tenuto fede alla mia strategia di portare a casa i guadagni a ogni target impostato così da far crescere il capitale nel tempo senza uscire dal portafoglio storico. Per quel che riguarda le dichiarazioni di Buffet su Bitcoin, ha ragione in quanto Bitcoin attualmente è solo tasso di adozione e il suo valore dipende dalle decisioni del mercato e se in futuro non verrà adottato come moneta a corso legale non avrà alcuna utilità ma è da tenere in considerazione una cosa molto importante e cioè che la sua forza è molto superiore delle fiat attualmente in circolazione per cui uno più “scemo” di noi lo troveremo sempre.