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Alle 14:30 SUPERDATO stendi mercati: le reazioni di Bitcoin e crypto attese

Appuntamento con i dati sull'inflazione e payrolls.

Oggi venerdì 5 settembre alle 14:30 saranno diffusi i dati macro più importanti della settimana. Sono i dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti, che dovrebbero certificare un mercato del lavoro in raffreddamento e che dunque invita a tagli ai tassi di interesse. Questo almeno secondo la narrativa dominante, che ad avviso di chi vi scrive è eccessivamente sbilanciata nel cercare ragioni razionali per intervenire sui tassi già a settembre.

Le previsioni sono al 4,3%, in leggero aumento rispetto alla lettura precedente, che si è fermata al 4,2%. Numeri tali da giustificare un taglio (che Wall Street ritiene già certo)? Come reagiranno Bitcoin e crypto?

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Tutto sulla disoccupazione di oggi

Gli Stati Uniti stanno affrontando un momento economico-finanziario molto particolare. L’inflazione sta rimbalzando e sarebbe fonte di preoccupazione se non ci fossero altri fattori a mitigarne l’importanza.

Il primo è quello di un debito pubblico la cui traiettoria è ormai fuori controllo, che potrebbe costringere Federal Reserve alla fiscal dominance.

Il secondo è quello di un mercato del lavoro in raffreddamento. Dato che non si tratta di gelati, questa abusata formula andrà tradotta in linguaggio corrente: vuol dire che il mercato del lavoro tira meno di prima e che dunque, a breve, potrebbe avere bisogno di una spinta.

Spinta che, neanche a dirlo, dovrebbe prendere la forma di un taglio ai tassi di interesse.

Le vecchie teorie sbugiardate?

Quando sono arrivati i tagli pre-elettorali nel 2024, con una disoccupazione che si faceva, per traiettoria, minacciosa, tornò fuori una vecchia teoria che ritiene che una volta imbeccata una direzione, la disoccupazione si inverte soltanto con cambiamenti alla politica monetaria.

Detto in modo più semplice: se la disoccupazione sale, l’unico modo di fermarla è tagliando i tassi di interesse.

Teoria che tornerà comoda ai mercati adesso: il 17 settembre il FOMC è chiamato a decidere sui tassi e benché la decisione sembra che sia stata già presa, avere qualche ragione in più per farlo non farà certamente male.

Come reagiranno i mercati: Bitcoin, ma anche azioni e altre crypto

I mercati sono allineati con le aspettative al 4,3%. Il che vuol dire che in caso di dato conforme a suddette aspettative non dovrebbero esserci grossi problemi. Ovvero al netto della volatilità che in genere si concentra a ridosso della pubblicazione del dato, non dovrebbero esserci altri inconvenienti.

Discorso diverso se dovesse venir fuori un dato molto distante da quello atteso.

  • Disoccupazione sensibilmente più alta: vorrebbe dire da un lato maggiori possibilità di recessione, dall’altro la necessità da parte di Fed di intraprendere un serio percorso di tagli. Incerto per Bitcoin, anche se le reazioni non dovrebbero essere particolarmente negative per gli asset risk on, a meno di un dato estremamente più alto del 4,3%.
  • Disoccupazione sensibilmente più bassa: è un’eventualità che nessuno ha ancora preso in considerazione. Sarebbe un colpo alla razionalità del taglio di settembre (che piace ai mercati, il taglio). Anche qui dipenderà nel caso dalla distanza.

Il discorso fatto per Bitcoin e per le crypto vale anche per il grosso del settore azionario.

I mercati sono già posizionati ritenendo certo il taglio il 17 settembre

I problemi sono altri?

Sì, con la disoccupazione che comunque difficilmente supererà il 4,3%, i problemi che Fed dovrà affrontare saranno altri. Dall’insostenibilità del debito pubblico se i rendimenti sono al 4,5% alla difficoltà di abbassare tali rendimenti anche abbassando i tassi.

Oggi alle 14:30 in simultanea con i dati che riguardano la disoccupazione ci saranno anche quelli sui NFP / non farm payrolls. Dati che sono provvisori, ma che i mercati ritengono comunque di enorme importanza. Anche qui: mercato del lavoro leggermente più “freddo” vuol dire una sorta di buona notizia.

È un mondo al contrario, è vero, ma non è colpa di chi vi scrive.

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