Tutti volevano una scusa per dare una parvenza di razionalità al taglio ai casi che probabilmente arriverà il 17 settembre prossimo. La scusa è arrivata: non dalla disoccupazione, che indica un modesto aumento secondo le aspettative. La scusa che permetterà a Jerome Powell di annunciare tagli di (almeno) 25 punti base arriva dai NFP, non farm payrolls, che indicano i nuovi posti di lavoro creati escludendo i dipendenti pubblici delle istituzioni non-profit, nonché i posti di lavoro che arrivano dall’agricoltura.
Un dato di molto inferiore alle aspettative (22k contro 75k), che segnala per chi è alla disperata ricerca di segnali un rallentamento del mercato del lavoro USA che garantirebbe appunto un atteggiamento più rilassato in termini di politica monetaria. Bitcoin e crypto hanno reagito in modo moderatamente positivo – cosa che garantisce un’analisi aggiuntiva.
Disoccupazione ai massimi dal 2021, NFP male: tagli ormai certi
A meno di clamorose sorprese, c’è da essere ormai certi di un taglio di almeno 25 punti base il 17 settembre. Almeno, perché se dovessero arrivare altri dati che vanno in questa direzione, siamo piuttosto certi del fatto che qualcuno inizierà a chiedere un taglio ancora più deciso.
- È follia pura?
No. Siamo ancora in territorio ampiamente restrittivo per quanto concerne i tagli e non saranno certamente 25 punti base a cambiare i destini del mondo.
Tuttavia vale la pena di ricordare che Jerome Powell aveva lasciato intendere la volontà di tagliare da prima che arrivassero i dati di oggi, ovvero dalla riunione di fine agosto a Jackson Hole.
- C’è indubbiamente anche dell’altro
Forse la fiscal dominance, forse il tentativo soft per tenere il debito a un livello di maggiore sostenibilità. Questo sarà uno dei temi più forti delle prossime settimane anche per il mondo Bitcoin e crypto.
Qui ne abbiamo parlato anche in termini di revisione del portafoglio e non abbiamo molto da aggiungere a quanto avevamo già scritto un paio di settimane fa (ti basta seguire il link per saperne di più).
Palla a Wall Street
Alle 15:30 riapriranno le trattative a Wall Street, che dovrà giudicare anche sulla scorta delle revisioni per i dati di giugno e luglio.
A giugno c’è stato un dato definitivo negativo che non si vedeva dal 2020, e comunque per i mesi successivi i posti di lavoro aggiunti sono stati molto vicini allo zero.

Questo, insieme alla disoccupazione che va al 4,3% (rimbalzo modesto ma del quale si dovrà tenere conto) lascia poche scelte a JPow, che era comunque, come abbiamo già detto, fortemente aperto alla possibilità di tagli.
Cosa accadrà a Bitcoin e crypto? Entrambe le categorie di asset possono giovarsi di un percorso più aperto ai tagli. L’ideale, sul medio e lungo periodo, sarebbe comunque in rientro verso i tassi di interesse neutrali – ne abbiamo parlato sul nostro canale VIP – senza grossi scossoni per l’economia. Ovvero senza finire in recessione.
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