A quanto pare a certi investitori non sono bastati gli ETF per decidersi a entrare long su Bitcoin, pur essendo a quanto pare convinti della bontà dell’investimento. Sora, società di Taiwan che si occupa principalmente di investimenti crypto, ha dichiarato l’avvio della raccolta di 1 miliardo di dollari da investire in $BTC.
Sempre secondo quanto riporta il gruppo, 200 milioni sarebbero già stati raccolti da investitori istituzionali, cosa che ci riporta al nostro discorso iniziale. Come prevedibile, l’ondata di capitali che sta cercando di accasarsi da Bitcoin è lungi dall’essere terminata.
Sora Ventures punta al miliardo
A cercare di raccogliere 1 miliardo di dollari da investire in una treasury in Bitcoin. A partecipare saranno diversi investitori istituzionali con sede in Asia:
Abbiamo registrato una crescita dell’interesse da parte degli istituzionali sulle Bitcoin treasury negli Stati Uniti e in Europa, mentre in Asia gli sforzi di questo tipo sono stati relativamente frammentati. Questa è la prima volta nella storia che il denaro istituzionale si raccoglie, su base locale e regionale e poi globale.
Questo è il commento di Jason Fang di Sora Ventures, all’interno di un comunicato che parla di 1 miliardo di dollari di raccolta, dei quali 200 milioni sarebbero stati già raccolti. Il gruppo punta ad arrivare a destinazione in uno spazio di 6 mesi al massimo.
La raccolta avverrà principalmente – se non esclusivamente – nel sud est asiatico. A oggi una delle poche aree del mondo dove questo tipo di attività non sono ancora partite.
Intanto c’è fermento in Europa e negli USA
La situazione più importante rimane quella negli USA. Ieri sono arrivate indiscrezioni su eventuali limitazioni che NASDAQ avrebbe applicato alle società che raccolgono capitale tramite emissione di azioni per comprare crypto. Sembra però, come avevamo anticipato, che tali limitazioni riguarderanno soltanto aziende decotte che utilizzano questo sistema (tramite PIPE) per cercare di salvare il salvabile.
In Europa si inizia a muovere qualcosa, principalmente grazie all’interesse di investitori americani, con una società olandese che sarà trasformata in treasury, probabilmente aprendo la strada ad altre attività di questo tipo.
In Asia le cose vanno più a rilento: fatta eccezione per il Giappone, dove opera Metaplanet, società che possiede già 20.000 Bitcoin. Per il resto, è un tripudio di società americane, con l’Asia che è rappresentata da Next, Congo, Boyaa, nel complesso con 5.833, 5.127 e 3.670 Bitcoin.
Rimane a livello globale Strategy come leader del settore. Il gruppo che è guidato da Michael Saylor ha già accumulato 636.505 BTC, oltre 70 miliardi di dollari in controvalore.
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