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Oggi sarà il giorno del dato macro più importante della settimana. Avremo infatti alle 14:30 il PCE in tutte le sue forme, indicatore preferito da parte di Jerome Powell e Federal Reserve per valutare il cammino fatto nel contrasto all’inflazione.
Insieme a questo dato, ci saranno sempre alle 14:30 il Personal Income e Personal Spending, altri indicatori importanti dell’andamento dell’economia e delle aspettative dei consumatori. Una giornata niente male per chi ama la tensione e che interesserà anche Bitcoin e criptovalute.
Tutti i dati più importanti della giornata – e il loro impatto su Bitcoin e crypto
Gli occhi degli investitori sono tutti puntati sul PCE di oggi, dato che dovrebbe confermare, almeno secondo le previsioni, un rimbalzo dell’inflazione e dunque un allontanamento dal target del 2%, che rimane la stella polare dell’azione di Fed. O almeno che dovrebbe esserlo.
| Dato | Previsione |
|---|---|
| Core PCE anno su anno | +2,9 / +3,0% |
| PCE anno su anno | +2,7% |
| Personal Income | +0,3% |
| Personal Spending | +0,3% |
- Come leggere i dati e come impatteranno
Un dato del PCE inferiore alle aspettative sarebbe favorevole per i tassi e dunque sarebbe quello di gran lunga preferibile per la maggior parte dei mercati risk on. Questo include anche Bitcoin e le criptovalute. I mercati hanno già scontato un’inflazione PCE intorno al +2,9% / +3,0% e dunque sarà la distanza da questo valore a spostare i mercati al rialzo o al ribasso.
Per quanto riguarda i dati personal income e personal spending, più è alto il valore, più l’economia è in salute. Tendenzialmente per ulteriori tagli (che per molti investitori sarebbero desiderabili), sarebbe preferibile un dato non eccessivamente più alto delle aspettative.
La giornata non finirà qui
La giornata non si fermerà alle 14:30. Alle 16:00 ci sarà l’ondata di dati che arrivano dai report dell’Università del Michigan. Sono dati che riguardano le aspettative dei consumatori, sia sull’andamento dell’economia sia invece sull’inflazione.
Se tali dati dovessero mostrare una forte distanza dalle aspettative, potrebbero avere delle ripercussioni sul mercato, per quanto i dati più importanti rimangono quelli che sono in uscita alle 14:30.
Continua la tensione?
La correzione di questi ultimi giorni è imputabile anche al nervosismo innescato da questo tipo di dati. Ieri quelli sul PIL hanno mostrato un’economia in grande salute, cosa che almeno nella testa di certi investitori vuol dire rallentamento di un trend positivo che rimane comunque tale, a prescindere dalla correzione di breve periodo.
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I mercati continuano a prezzare con grande convinzione tagli a ottobre e sempre in maggioranza due tagli da qui a fine anno, per quanto soltanto al 61%. Sono però, quelle raccolte da Fedwatch Tool che alleghiamo, delle supposizioni che tendono a cambiare anche piuttosto rapidamente.
In avvicinamento al dato rimane assolutamente importante evitare esposizioni eccessive e a leva.
