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MICHIGAN DATI

Dati Michigan: mai così male da 4 mesi. Ma cosa significa per Bitcoin e crypto?

I dati che tutti hanno guardato, ma che in pochi... conoscono. Ecco come funzionano.

Continua a deteriorarsi il sentiment dei consumatori negli Stati Uniti raccolto dall’Università del Michigan. Siamo ai minimi da 4 mesi, segnale che almeno agli occhi dei consumatori, la situazione è in peggioramento e lontana da quel galleggiamento che invece raccontano Federal Reserve e la Casa Bianca (con la seconda che anzi si fa forza degli ultimi e ottimi dati sul PIL).

Una situazione difficile da comprendere per chi non ha mai trattato questi dati, che hanno, quando sono così pessimisti, un impatto sul mercato, anche di Bitcoin e delle criptovalute. Cercheremo di fare chiarezza qui – qualcosa di utile sia per interpretare i dati che sono stati appena pubblicati, sia per i prossimi.

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Dal Michigan dati che sono i peggiori da 4 mesi, ma cosa significano?

Quando nel calendario economico trovi Michigan sentiment (etc.) ci si riferisce a indagini periodiche a campione che vengono condotte dall’Università del Michigan, per rilevare cosa si aspettano i consumatori dal futuro economico.

I dati sono mensili – e sono in genere un appuntamento molto seguito dai mercati.

  • La metodologia

Sono domande poste dall’Università del Michigan a circa 1.000 intervistati. Le domande sono 50 e riguardano diverse questioni.

Si chiede riguardo le aspettative sulla situazione finanziaria futura, sulle condizioni economiche degli USA, le aspettative su inflazione e anche sui tassi di interesse. Le domande sono molto articolate e riguardano anche gli acquisti previsti di beni durevoli, più altre domande a risposta aperta. I dati vengono sintetizzati in un modello che poi riporta tutto in una scala numerica.

100 è il livello medio del 1966, e da lì il punteggio si esprime in relazione a quella base. Se siamo sotto il 100, siamo in condizioni di aspettative peggiori rispetto al 1966. Non è però quel rapporto a interessare, ma quello con quanto rilevato rispetto al mese precedente .

Se nel mese precedente eravamo a 55 sulle aspettative economiche e ora siamo a 50, c’è stato un peggioramento. Se siamo a 60, un miglioramento.

N.B.: c’è un margine di incertezza che vale ±3 punti. Una modifica sotto questa entità non è dunque significativa.

Come sono andate le cose oggi?

In realtà i dati sono relativamente eterogenei, per quanto tutti in peggioramento rispetto al mese precedente:

  • Sentiment dei consumatori: 55,1 mentre nel mese precedente avevamo avuto 58,2. Siamo in peggioramento dunque, ma sempre dentro quel margine di incertezza di cui sopra.
  • Condizioni attuali complessive: siamo a 60,4 contro il 61,7 del mese precedente. Anche qui però siamo dentro il margine di errore statistico.
  • Inflazione: rimangono piuttosto alte le aspettative per l’inflazione nei prossimi 5 anni, al 3,7% contro il 3,5% del mese precedente.

I dati di oggi pertanto, al netto di qualche super-titolo di giornali che cercano click, non sono granché significativi.

Perché certi dati sono così importanti?

Perché i consumatori prendono decisioni sulle loro aspettative. Per quanto riguarda gli USA il 70% circa del PIL dipende proprio dai consumi di quelle che in analisi economica si chiamano famiglie. E dunque sono aspettative che possono avere, più avanti, un impatto importante sull’economia.

Sulla capacità predittiva di certi sondaggi, per quanto siano importanti, ci sarebbe però da aggiungere qualcosa: i consumatori sono in genere più pessimisti rispetto all’andamento effettivo sia dell’economia che dell’inflazione.

Per saperne di più: i dati possono essere consultati qui.

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