Nella giornata del 26 settembre, venerdì, abbiamo avuto un evento quasi unico, e comunque molto raro. Sono i deflussi dall’ETF Bitcoin di iShares (BlackRock), evento che non si verificava dal 5 settembre scorso e che si è verificato in generale circa 30 volte da quando esiste questo prodotto. Prodotto che è scambiato dal 10 gennaio 2024 – cosa che dovrebbe offrire un segnale chiaro della rarità dell’evento.
È un brutto segnale? Cos’è successo in realtà? Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi giorni? E può essere un trend che proseguirà nel corso della prossima settimana? Guardiamo ai numeri e cerchiamo di capire cos’è successo – e anche da dove dovrebbero arrivare certi movimenti.
Un evento raro
Si tratta di un evento raro. Nel corso di 1 anno e quasi sette mesi di esistenza di questo prodotto, abbiamo avuto giornate in negativo per l’ETF su Bitcoin di BlackRock 38 volte. Di queste 38, la metà sono state concentrate tra inizio di gennaio 2025 e poi di nuovo a marzo 2025, in quella che fu una fase di rallentamento importante dell’attenzione per questi prodotti.
In aggiunta, si è trattato di uno scarico modesto, di 37 milioni di dollari, contro un NAV di oltre 85 miliardi di dollari.
- Primo punto importante: sono somme modeste
Sono somme modeste non solo rispetto alla consistenza del fondo, ma anche rispetto a quanto hanno visto – in rapporto – fuoriuscire gli altri ETF su Bitcoin.
Abbiamo infatti avuto nella giornata di venerdì:
| Gestore | Risultato |
|---|---|
| iShares (BlackRock) | -37,3 milioni di dollari |
| Fidelity | -300,4 milioni di dollari |
| Bitwise | -23,8 milioni di dollari |
| Ark | -17,8 milioni di dollari |
| VanEck | -9,3 milioni di dollari |
| Grayscale GBTC | -17,1 milioni di dollari |
| Grayscale BTC | -12,6 milioni di dollari |
L’andamento di venerdì per gli ETF Bitcoin, negli USA
- Secondo punto importante: probabilmente da BlackRock ci sono più istituzionali
L’angolo dal quale vogliamo guardare a questa situazione è ora un altro. A fronte di fuoriuscite di capitale importante per il principale concorrente di BlackRock, il principale degli ETF ha avuto fuoriuscite modeste.
L’idea che ci siamo fatti nel tempo è che Fidelity abbia all’interno più investitori retail rispetto a iShares, e che questi siano più morali e risentano più del clima di mercato di breve e brevissimo periodo.

C’è da preoccuparsi?
L’ultima grande “correzione” di Bitcoin, quella che lo riportò a marzo dai 96.000$ ai 76.000$, fu accompagnata da diverse giornate consecutive di vendita da parte dell’ETF di BlackRock.
Bisognerebbe però capire quale sia la causa e quale l’effetto – ovvero se scarichi da parte dei clienti di BlackRock siano in grado di condizionare l’andamento di Bitcoin o viceversa, almeno sul breve e brevissimo periodo.
Dato che per ora si è registrata soltanto una giornata di vendite, è bene prendere il tutto con le pinze e vedere poi cosa succederà lunedì, tenendo conto anche della particolarità della giornata – anche in borsa – sia giovedì sia venerdì.
Per risponderci alla domanda del titolo no, probabilmente (e almeno per ora) non vi è nulla di cui essere preoccupati. È stata una giornata di leggerissimo scarico, a fronte di un ETF che vale 85 miliardi di dollari di controvalore, complice un clima anche sulle piazze tradizionali molto complicato.
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