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Bitcoin a 644.000$ per raggiungere la metà dell’oro. Parla VanEck

Previsioni molto bullish da parte di un popolare gestore di fondi.

Bitcoin raggiungerà la metà del valore dell’oro dopo il prossimo halving, che avverrà nel primo semestre del 2028. A confermare una previsione che aveva in realtà fatto in passato è Matthew Sigel di VanEck, specialista del mondo crypto e blockchain che in seno a uno dei più importanti gestori di fondi al mondo si occupa proprio di investimenti in asset digitali, anche con prodotti a gestione attiva.

La tesi è piuttosto semplice: metà del valore dell’oro deriva dal suo status di riserva di valore, mentre il resto sarebbe imputabile a utilizzi industriali e in gioielleria. In aggiunta, le ricerche tra i più giovani dimostrano, soprattutto nei mercati emergenti, che si preferisce Bitcoin all’oro come SoV, ovvero come Store of Value.

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Metà dell’oro, con una tesi semplice

Bitcoin può raggiungere la metà della capitalizzazione dell’oro. Questa è la tesi di Matthew Sigel, VanEck, che proprio poche settimane fa era stato nostro ospite in un’intervista esclusiva.

La nostra intervista a Matthew Sigel

La tesi è stata snocciolata su X, in poche righe:

Abbiamo detto già che Bitcoin dovrà raggiungere la metà della capitalizzazione di mercato dell’oro dopo il prossimo halving. Circa la metà del valore dell’oro riflette il suo utilizzo come riserva di valore e non gli utilizzi industriali o la richiesta da parte del settore gioielleria, e le indagini mostrano come i consumatori più giovani preferiscano Bitcoin in quel ruolo .

Rispetto ai prezzi attuali vorrebbe dire un incremento di quasi 5 volte, con il prezzo di Bitcoin che – fermo restando quello dell’oro – dovrebbe raggiungere quota 644.000$.

Ci sono chiaramente due grandi assunti: il primo è che Bitcoin possa davvero crescere di 5 volte in termini di prezzo, il secondo è che l’oro non corra mai più di Bitcoin.

Il 2025, che pur è stato un anno straordinario per BTC, ricorda che non sempre questo è il caso e che l’oro, soprattutto in momenti di crisi percepita, tende a correre in modo importante anche rispetto alle percentuali generose alle quali ci ha abituato il mercato crypto.

Asset anti-sistema?

L’oro è storicamente apprezzato da quell’eterogeneo insieme di investitori che crede che la crisi definitiva sia sempre dietro l’angolo. Alcuni di questi nel tempo hanno iniziato ad apprezzare Bitcoin e alcuni dei bitcoiner della prima ora hanno sempre condiviso questa impostazione.

Ora che le preoccupazioni crescono – complici anche gestioni delle casse pubbliche non sempre oculate – il tema del rapporto tra oro e Bitcoin è tornato a farsi sentire sempre di più. Riusciranno a diventare dei gemelli, uno reale l’altro digitale e ad avere un rapporto più vicino in termini di capitalizzazione?

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