Le nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, esplose venerdì dopo l’annuncio di possibili dazi aggiuntivi, non hanno portato bene all’ecosistema crypto legato alla famiglia Trump. Le vendite si sono rapidamente estese alle principali monete riconducibili al gruppo.
Crollo generalizzato per WLFI, Trump Coin e Melania Coin
Il token WLFI (World Liberty Financial), considerato il perno del sistema crypto di Trump, ha perso il –30% in una sola giornata. In scia, anche il Trump Official Coin è arretratato del –28,6%, mentre il Melania Coin ha chiuso con un tonfo di circa –33%, confermandosi il peggiore dal suo lancio di gennaio 2025. Dalla loro introduzione sul mercato, tutte e tre le crypto legate al mondo Trump hanno registrato rendimenti fortemente negativi.
Profondo rosso nel 2025 per Trump Official Coin
In allegato il grafico del $TRUMP, che dal suo ATH di 79,35 USDT è in calo del –92,55% e al prezzo attuale quota 5,91 USDT. Il crollo di ottobre segna un ulteriore –19,90% e rappresenta il quinto mese consecutivo di ribasso.

Nella seduta di venerdì, il token ha toccato un nuovo minimo a 1,54 USDT, dopo un violento movimento intraday che ha visto oscillazioni comprese tra 7,54 USDT e il minimo, pari a un’escursione di circa 79% tra massimo e minimo di giornata.
Per uscire da questa fase di debolezza, a livello tecnico la Trump Coin dovrà riportarsi sopra l’area 8,80–9,00 USDT, per un primo segnale di ripresa. Le resistenze principali si collocano più in alto, con la prima area significativa attorno a 16 USDT.
Il portafoglio di World Liberty Financial
Il token principale è quello di $WLFI a cui è legato il portafoglio di World Liberty Financial (WLFI), che è oggi uno dei più osservati nel panorama cripto-politico.

Nato tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, il progetto ha costruito un patrimonio iniziale prevalentemente in Ethereum, Wrapped Bitcoin (WBTC), stablecoin come USDC e USDT, e una quota minore in TRON (TRX) e token emergenti. La strategia è di natura ibrida: un mix di riserve digitali ad alta capitalizzazione e asset di nuova generazione, pensato per offrire liquidità e visibilità al token WLFI.
L’obiettivo è creare una “crypto treasury” capace di sostenere il valore del token attraverso partecipazioni dirette in asset digitali, oltre a operazioni di buyback e burn per stabilizzarne il prezzo.
Andamento nel 2025 e crollo ad ottobre
Il portafoglio di World Liberty Financial (WLFI) ammonta a 6,05 miliardi di dollari, ma registra un calo mensile in ottobre di circa –40%. Oltre il 94% delle riserve è costituito dal token WLFI, pari a 5,73 miliardi, in flessione di quasi –9% giornaliero.
Seguono 96,2 milioni in USD1, 94,1 milioni in AETHUSDT e 39,3 milioni in AETHUSDC. Le posizioni legate a Ethereum, attraverso AETHWETH, AETHWSTETH e AETHWBTC, valgono complessivamente 67,8 milioni. La liquidità effettiva sugli exchange, circa 93,8 milioni di dollari, è concentrata su BitGo e Coinbase Prime. Ottobre segna un mese difficile, con vendite, deflussi e forte pressione.
WLFI crolla ai minimi annuali

$WLFI attualmente quota 0,1203 USDT, con una market cap di 2,96 miliardi di dollari, occupando la posizione numero 34 su CoinMarketCap nel mese di ottobre. Il token è in calo del 38,74% e, secondo i dati della piattaforma, ha perso circa 61% dal suo lancio, avvenuto il 1º settembre 2025.
Nel grafico daily allegato si osserva un andamento inizialmente laterale, con un range ristretto di circa 25% tra massimo e minimo, fino al breakdown del 10 ottobre. In quella seduta WLFI ha registrato un crollo del –30%, con un’escursione intraday di quasi -60%, toccando i minimi annuali a 0,0715 USDT.
Per migliorare il quadro tecnico, il prezzo dovrà ora tentare un recupero stabile sopra la resistenza a 0,1650 USDT.
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