Secondo quanto è stato riportato da The Big Whale, testata francese con un impeccabile score in termini di affidabilità, anche Amundi si starebbe preparando al lancio di un ETP su Bitcoin. Il prodotto sarebbe pronto ad arrivare sulle piazze europee già nella prima parte del 2026.
Amundi arriva però in un mercato che vede già diversi player di lunga data (su tutti 21Shares e Bitwise, VanEck e recentemente anche BlackRock) e su una piazza che storicamente ha regalato pochi volumi e poche emozioni ai veicoli finanziari sulle criptovalute. L’arrivo però di un gestore così rilevante potrebbe portare all’integrazione di tali veicoli all’interno di prodotti anche più sofisticati, contribuendo così a aumentarne la domanda.
Amundi pronta nel 2026 con il primo prodotto su Bitcoin
Amundi è una società di asset management con sede in Francia e che ha in gestione più di 2.000 miliardi di euro in termini di AUM. È nata dalla fusione delle ormai ex divisioni di Credit Agricole e Société Génerale in termini di gestione patrimoniale ed è controllata dalla prima.
Oltre agli ETF e agli ETP, il gruppo gestisce anche fondi comuni e prodotti di risparmio articolati, che offre al settore bancario e a quello assicurativo.
È una delle grandi assenti, a livello globale, dal mercato di Bitcoin e più in generale delle criptovalute, cosa che secondo uno scoop di The Big Whale – link qui – è giunta però al termine. Dichiara infatti il gruppo al giornale francese:
Pur mantenendo il nostro approccio prudente e selettivo, il regolamento MiCA ci consente ora di prendere in considerazione una prima iniziativa legata agli asset digitali. Esplorando opportunità attraverso veicoli dedicati e strutturati in modo appropriato, potremmo rispondere alla domanda di alcuni dei nostri clienti, previa autorizzazione delle autorità di vigilanza.
Ci sarà dunque da attendere un ok dalle relative autorità. OK che però non dovrebbe tardare ad arrivare, dato che in Unione Europea sono già attivi diversi prodotti di questo tipo legati a Bitcoin.
Sono già attivi infatti i prodotti di CoinShares, di WisdomTree, di Bitwise, 21Shares, VanEck, Fidelity, AMINA, DDA, Virtune, e anche di iShares di BlackRock, che però essendo arrivato piuttosto tardivamente sul mercato ha accumulato soltanto 570 milioni di dollari in capitalizzazione.
Vedremo se l’arrivo di un gigante come Amundi permetterà uno sconvolgimento della classifica dei più liquidi tra questi fondi.
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