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Scarafaggi su Bitcoin e mercati tradizionali: il monito di Jamie Dimon, JPMorgan

Servirà la disinfestazione ai mercati finanziari?

Quando vedi uno scarafaggio, c’è una buona probabilità che ce ne siano degli altri. È questa la metafora utilizzata da Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, per descrivere le tensioni che stanno dominando i mercati in queste ore. Tensioni che hanno avuto dei riflessi anche sul mercato delle criptovalute, che si appresta a chiudere un’altra settimana in negativo.

Il primo degli scarafaggi è Tricolor Holdings, società che si occupa(va) di auto usate e anche di prestiti subprime legati a questo tipo di compravendite. Libri in tribunale, perdite diffuse, possibilità che ci siano state delle frodi a livello contabile. Il secondo degli scarafaggi è First Brands – società che si occupa(va) di parti di ricambio, recentemente collassata con un buco tra i 10 e i 50 miliardi, a fronte di asset di una scala inferiore, ovvero tra 1 e 10 miliardi (questi sono i range che vengono segnalati nell’accesso alle procedure fallimentari negli USA). Cosa significa per il mercato? È ora di preoccuparsi? Facciamo il punto della situazione.

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Scarafaggi… ovunque?

I sistemi finanziari hanno la spiacevole caratteristica di essere composti di milioni di nodi interconnessi. Gli equilibri possono diventare molto precari quando una serie di questi nodi inizia ad avere difficoltà. E soprattutto quando ha rappresentato una forza e una stabilità che non avevano.

Tricolor Holdings si occupava di prestiti che vengono definitivi auto subprime. Sono i prestiti che vengono offerti:

  • A persone con un pessimo credit score;
  • Con tassi molto elevati;
  • Con durate molto elevate per rendere la rata sostenibile;

Credito privato che è destinato ai più deboli membri delle nostre comunità economiche e che è ora il centro di tutte le preoccupazioni dei mercati finanziari.

Perché? Perché il 10 settembre il gruppo ha portato i proverbiali libri in tribunale, per un buco tra 1 e 10 miliardi di dollari. Il problema, l’allarme arriva dal fatto che tali prestiti erano impacchettati dentro veicoli finanziari e titoli e poi venduti agli investitori.

Ottimi rendimenti, ma rischi importanti, tenendo conto del fatto che in genere l’unico collaterale erano autovetture che, per motivi piuttosto ovvi, si deprezzano nel tempo.

L’andamento di uno degli ETF (iShares) che replica l’andamento delle banche regionali USA

Perché tanta preoccupazione per le banche regionali USA?

Per diversi motivi: le banche regionali, soprattutto quelle di dimensioni relativamente ridotte, sembra siano esposte verso questo tipo di prestiti, ormai in evidente difficoltà.

Seconda questione: Tricolor è finita per portare i libri in tribunale in quanto gli ABS (i titoli che impacchettavano crediti del settore auto trasformandoli in prodotti da investimento) sono diventati molto meno attrattivi perché i default sono diventati rilevanti. Detti in termini più semplici: in tanti non stanno ripagando tali prestiti, gli ABS diventano troppo rischiosi, nessuno li compra più e si ferma questa macchina del credito.

Il sospetto – e qui torniamo alla questione degli scarafaggi citata da Jamie Dimon di JPMorgan – è che questi siano segnali di forte stress nel mercato del credito privato e nel cosiddetto shadow banking, costituito di crediti, prestiti, linee erogate da soggetti alternativi agli istituti di credito tradizionali.

È un settore enorme, probabilmente interconnesso su livelli importanti e se ne dovrà valutare la potenziale tenuta nelle prossime settimane.

Cosa interessa a Bitcoin?

I mercati finanziari sono una giostra dove si siedono tutti gli asset – per il momento fatta eccezione per l’oro – e Bitcoin non sembrerebbe ancora rivestire quel ruolo che gli imputano tanto gli appassionati quanto certi venditori di fondi.

Non è ancora considerato una protezione dalle fasi di stress – e questo è qualcosa con il quale si dovranno fare i conti a bocce… ferme.

Per ora la situazione va monitorata, anche se la giornata di oggi sembrerebbe essere di quelle più clementi verso il comparto banche regionali. I principali ETF che investono sulle azioni di questi istituti sono tutti in rialzo, per quanto modesto rispetto alle perdite di ieri.

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