Venerdì avremo i primi dati sull’inflazione da quando il governo federale degli Stati Uniti è entrato in shutdown, ovvero da quando funziona al minimo indispensabile a causa del tetto sul debito. L’accordo tra democratici e repubblicani per superare il limite è ancora lontano, ma venerdì avremo comunque i dati. Dati che arrivano dopo un relativamente lungo periodo senza alcun tipo di aggiornamento e che dunque i mercati attendono con una certa ansia.
Come sempre, da qualche tempo a questa parte, i mercati sperano in un dato più basso delle aspettative, che aprirebbe a maggiori possibilità di tagli futuri, ferme restando altre questioni che riguardano il mercato del lavoro e la crescita dell’economia degli USA. Bitcoin e crypto sono – in questo senso – perfettamente allineati con i mercati risk on, ovvero con quelli azionari. Un dato più basso è quanto di meglio potrebbe capitare.
Inflazione: cosa si aspettano i mercati?
La reazione dei mercati di venerdì prossimo, alle 14:30, dipenderà in larga parte da quanto lontani i dati saranno dalle previsioni degli analisti. Cosa si aspettano?
| Dato | Previsione |
|---|---|
| CPI classica YoY | +3,0%/+3,1% |
| CPI core YoY | +3,0%/+3,1% |
Si tratta di dati che confermano una traiettoria dell’inflazione che non accenna a tornare verso il basso, con un leggero aumento rispetto al dato precedente per quanto riguarda la CPI classica.
- Dazi?
La lettura che Federal Reserve sembrerebbe voler spostare è quella che vuole i dazi come responsabili di questo rimbalzo dell’inflazione. Qualcosa del quale si parla a lungo e che ci accompagnerà ancora per un po’, per quanto in realtà in diversi tra i membri del board di Federal Reserve si aspettano una durata limitata dell’impatto dei dazi sull’andamento dei prezzi.
- Altre questioni sono altrettanto importanti
Ci sono poi altre questioni delle quali si dovrà tenere conto, tanto in relazione all’andamento dell’inflazione, quanto in realtà in relazione ai tagli ai tassi attesi.
MERCATO DEL LAVORO: appare come più in difficoltà di qualche settimana fa ed è fonte di preoccupazione per Federal Reserve. Un mercato del lavoro più debole vorrà dire maggiore possibilità di tagli.
CINA: l’accordo eventuale con la Cina contribuirebbe a rasserenare gli animi e anche a togliere dall’equazione eventuali pressioni inflazionistiche che potrebbero arrivare dall’aumento dei dazi incrociato tra i due paesi.
Cosa aspettarsi per Bitcoin e crypto?
Un dato più basso di quelli che abbiamo indicato poco sopra sarebbe di buon auspicio per i mercati e contribuirebbe a indicare una direzione chiara per il futuro. Un dato più alto sarebbe invece da interpretarsi in modo negativo.
L’appuntamento è per venerdì alle 14:30, con i dati che saranno comunicati in tempo reale sul nostro Canale Telegram.
Tagli di ottobre
La prossima settimana ci sarà il FOMC, la riunione di Federal Reserve che decide sui tassi di interesse. L’appuntamento è per il 29 ottobre alle 20:00 per la decisione e alle 20:30 per la consueta conferenza stampa di Jerome Powell.

La decisione – qui il grafico di FedWatch Tool – appare come più che scontata. Al 99% ci sarà un taglio di 25 punti base – ovvero dello 0,25%. Appare anche scontato il doppio taglio entro fine anno, con un altro che dovrebbe verificarsi il prossimo 10 dicembre.
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