Home / Analisi on-chain Bitcoin: 3 motivi per cui il bull market NON è COMPROMESSO!

Analisi on-chain Bitcoin: 3 motivi per cui il bull market NON è COMPROMESSO!

I grafici sono incerti, ma questi dati parlano chiaro.

Probabilmente tutti voi lettori in questo momento vi starete chiedendo se Bitcoin (BTC), e contestualmente il resto del mercato crypto, ha ancora spazio per crescere e rinnovare qualche mese di bull market. C’è chi, senza vergogna, inizia a cercare veicoli di protezione, vendendo in parte o appoggiandosi a strumenti derivati, e chi invece continua a rimanere esposto in attesa di prezzi più elevati per scaricare.

Ora, fermo restando che la vostra exit strategy (qualora ci sia) debba essere misurata soggettivamente in relazione alla vostra esposizione al rischio e ai vostri obiettivi, noi oggi proviamo a vedere perché, secondo i dati on-chain, ci sarebbe ancora spazio per un’estensione del ciclo rialzista prima di poter parlare di un’inversione strutturale. Ecco 3 motivi per cui il bull market non sembra ancora compromesso.

Con Bybit ti porti a casa 20 USDC GRATIS: bonus facile facile, devi solo iscriverti dal link e depositare almeno 100€ sulla piattaforma, che ovviamente potrai utilizzare liberamente per fare trading. Poi riscatti il premio e te lo godi!

1- Manca ancora una sostanziale pressione di acquisto per sancire il top del bull market

Il primo dato che ci suggerisce che il bull market di Bitcoin possa avere ancora spazio all’orizzonte è il grafico “BTC/USDT: Buy/Sell Pressure Delta” della dashboard Aphractal. Questa metrica calcola la differenza dei volumi spot di acquisto e vendita,misurati attraverso dati di mercato aggregati sugli exchange su una media di 30 giorni.

Banalmente quando la chart mostra valori positivi (in verde) significa che c’è maggiore pressione di acquisto, ossia c’è forte domanda. Al contrario a valori negativi (in rosso) si contrappone una pressione di vendita elevata, tipica delle fasi di distribuzione. E da dove capiamo che il Bitcoin non è ancora giunto al suo apice di prezzo?

Dal fatto che, nei rispettivi top del 2017 e 2021, come ben visibile dal grafico, c’è sempre stato un picco di buy pressure dato dagli ultimi retail entrati in ritardo sul mercato. Ogni volta c’è stato un esubero, che è stato poi prontamente respinto a distanza di qualche settimana, portando all’avvio del bear market. A questo giro invece, non abbiamo ancora assistito alla stessa pressione.

pressione acquisto vendita bitcoin
Buy/Sell delta pressureFonte dati: https://x.com/joao_wedson/

Controtesi: c’è anche la possibilità che durante l’attuale ciclo i retail non si faranno più vedere così intensamente, sia per un discorso psicologico perchè vedono Bitcoin scambiato oltre i $100.000 e per alcuni può essere una forte barriera, sia perché ci sono meno casi emblematici di pump nelle altcoin che possano attirare nuovi polli.

2- Bitcoin muove “valore” on-chain, ma non abbastanza da segnalare un top di ciclo

Ci spostiamo su una metrica leggermente più complessa che è quella del Bitcoin: Realized Value RVT”, ossia un indicatore ciclico che misura il rapporto tra la somma dei profitti/perdite realizzate ed il valore nominale trasferito on-chain. Ci aiuta a capire quanto denaro “reale” si stia muovendo, rispetto ai Bitcoin trasferiti, in un dato periodo.

Valori elevati significano che la maggior parte dei BTC sono spesi a favore di profitti o perdite significative, in base al contesto di bull o bear market. Invece valori bassi indicano un’attività speculativa vicina al costo di acquisizione. Tendenzialmente ad ogni top di mercato, notiamo valori molto elevati, cosa che per ora nell’ultimo ciclo si è verificata in 3 diverse occasioni (marzo 2024, novembre 2024, luglio 2025), ma senza poi precipitare verso regimi inferiori.

Ciò significa che, nonostante i picchi di realizzo osservati, non si è ancora verificata una fase di esaurimento completa della domanda. In altre parole, il mercato continua a muovere un sostanzioso valore reale, segnale che gran parte degli investitori sta ancora mantenendo le proprie posizioni piuttosto che chiuderle in modo massiccio, come accaduto in passato.

RVT Bitcoin
Realized Value RVTFonte dati: https://studio.glassnode.com

Controtesi: Ora il mercato è più “maturo” rispetto al passato, dunque non è escluso che dobbiamo obbligatoriamente passare per una netta inversione per stabilire il top del bull market. L’ingresso in bear potrebbe verificarsi in maniera più lenta e distribuita.

3- Gli investitori di Bitcoin non sono ancora abbastanza euforici

Il terzo e ultimo dato che vi proponiamo arriva dal Bitcoin: MVRV Pricing Bands”, un indicatore che serve per identificare le aree statistiche dove il mercato appare sopravvalutato o sottovalutato rispetto al comportamento storico degli investitori. In pratica il modello stila delle fasce di prezzo che fungono da livelli ipotetici dove Bitcoin tende ad esporsi nei momenti più estremi come i top dei bull market.

Generalmente ad ogni ciclo Bitcoin ha sempre raggiunto la linea rossa nella chart, che indica fasi di estrema sopravvalutazione con l’MVRV superiore al valore di  2.4. In tutte quelle occasioni gli investitori si sono mossi in modo particolarmente emotivo, ad un livello che fino ad oggi non abbiamo mai raggiunto nel corso dell’attuale ciclo. Secondo questa logica, Bitcoin dovrebbe toccare all’incirca i $170.000 prima del top del bull market.

Bitcoin sottovalutato o sopravvalutato
MVRV pricing bandsFonte dati: ​​https://studio.glassnode.com

Controtesi:  L’ingresso di nuovi investitori istituzionali, dettati dalla presenza degli ETF spot e  da una maggiore diversificazione e stratificazione del comparto retail, potrebbe aver portato ad un’attenuazione dei picchi di euforia. Questo vorrebbe dire formare top di mercato a livelli di MVRV più contenuti.

Il passato di Bitcoin non rispecchia il futuro, ma spesso…

Ci teniamo a sottolineare che nel mondo dell’analisi on-chain, così come per altre tipologie di analisi (tecnica, volumetrica, ciclica), ci si basa su dati del passato come proiezione di ciò che potrebbe accadere in futuro. Essendo Bitcoin un asset ancora relativamente giovane, e con uno storico ancora purtroppo troppo ristretto per fare asserzioni definitive, è fondamentale interpretare ogni metrica con prudenza. Ogni dato andrebbe valutato in un ottica più ampia, considerato il contesto macro ed altre variabili interne.

Detto ciò, fino ad ora questi modelli hanno funzionato, e non vediamo per quale motivo scartarli proprio ora. Ognuno faccia le sue considerazioni, ma l’outlook di Bitcoin sembra ancora bullish.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments