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Anche a novembre trading al buio su Bitcoin, crypto e azioni. Gli USA sono SENZA DATI

I dati sull'inflazione di novembre a rischio. E non sono i soli.

Il trading al buio, ovvero il trading in assenza di dati importanti per capire l’orientamento futuro dei mercati, potrebbe estendersi ben oltre lo shutdown. Una preoccupazione che si aggiunge a quella dell’impossibilità – almeno attuale – di trovare un accordo tra le parti che possa portare al ritorno alle normali attività del governo federale USA.

Con ogni probabilità la prossima lettura dell’inflazione, quella di novembre ma riferita ai prezzi di ottobre, non sarà disponibile, dato che per tutto il mese la raccolta dei dati è stata ferma. Una questione che riguarderà alla lontana anche Bitcoin e crypto.

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Niente dati, siamo americani

Lo shutdown è forse la più bizzarra delle ricorrenze della politica americana. SI verifica piuttosto di frequente ed è causato dal raggiungimento – ormai a ritmi sempre più elevati – dei limiti massimi di debito pubblico.

La questione è importante perché interrompe ogni tipo di attività non strettamente necessaria per il funzionamento degli organi statali. E questo comprende anche importanti raccolte di dati che riguardano la macroeconomia.

Già questo mese abbiamo avuto i dati sull’inflazione in netto ritardo – e che sono venuti fuori in extremis perché necessari per certe rivalutazioni di prestazioni di welfare. Per il mese prossimo però potremmo avere ancora più difficoltà, dato che per il mese in corso di dati non ne sarebbero stati raccolti.

In aggiunta i dati sul mercato del lavoro e sulle richieste di sussidi potrebbero essere condizionate proprio dalle conseguenze dello shutdown, con un ritorno alla normalità che sarà graduale – quasi certamente lento e che aggiungerà incertezza ad un mercato che ne ha già accumulata a sufficienza.

Non è però detto che l’assenza di dati periodici vada ad impattare poi sul trend – e neanche sul breve periodo. In realtà storicamente i periodi di shutdown, anche quando prolungati, sono stati relativamente positivi per i mercati risk on. Mercati dei quali fanno parte anche Bitcoin e le criptovalute.

Un “problema” anche per gli ETF

Come abbiamo scritto più volte su queste pagine, lo shutdown è in realtà un problema anche per l’approvazione degli ETF, che non possono ricevere il necessario OK da SEC se non si tornerà alla normalità.

Sarà con ogni probabilità e a meno di clamorose sorprese dell’ultima ora lo shutdown più lungo di sempre.

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