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Il perdono di CZ diventa caso politico: gruppo bipartisan contro la mossa di Donald Trump

Si complica ora il cammino del Clarity Act.

Come prevedibile, il perdono presidenziale di CZ – fondatore di Binance – ha smosso un vespaio negli Stati Uniti. È un vespaio tutto politico, promosso da una vecchia nemica del mondo crypto – Elizabeth Warren – ma che vede anche la partecipazione di senatori storicamente pro-crypto e di senatori repubblicani.

Potremmo disinteressarci dell’ennesimo attacco di Warren, per strumentale o meno che sia – se non fosse che proprio in questi giorni si sta provando a spingere in avanti il Clarity Act – il gruppo di leggi che dovrà normare il settore crypto negli USA.

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Ora è guerra

E non è affatto esagerato chiamarla così. Elizabeth Warren, senatrice storicamente tra le più aggressive nemiche del settore crypto, ha sfruttato il perdono presidenziale a CZ per mettere in piedi una squadra di insoddisfatti che ora fa paura al settore.

Secondo uno scoop di Axios infatti, a dare manforte alla pasionaria anti-crypto c’è un insieme eterogeneo di politici USA, diversi dei quali storicamente invece vicini al mondo crypto.

La risoluzione di Warren ha infatti anche l’appoggio di Adam Schiff – democratico ma a favore del settore – che era uno dei pochi senatori sui quali si sarebbe potuto contare per il passaggio del Clarity Act al Senato.

Il contesto

Il Clarity Act è il complesso di leggi che dovrebbe normare in futuro il settore crypto negli Stati Uniti. Per configurazione del Senato USA, per il passaggio di queste leggi (come delle altre), sarà necessario raccogliere almeno 60 voti su 100. E servirà dunque l’appoggio di almeno sette senatori democratici.

L’aggressività con la quale il presidente Trump sta favorendo il settore sta causando però dei malumori importanti – a questo punto non solo tra le fila democratiche, ma anche tra quelle del suo stesso partito.

Il perdono di CZ arriva dunque a complicare una situazione già complessa, tanto da spingere lo zar crypto di Trump David Sacks a chiamare a raccolta i suoi spiegando la centralità del Clarity Act. Soltanto la scorsa settimana diversi dei player più importanti del settore crypto USA avevano raggiunto Washington invece per incontrarsi con i senatori dem.

Altro contesto: Adam Schiff, pur essendo storicamente un democratico pro-crypto, è tra i più acerrimi nemici di Donald Trump e proprio in questi giorni tiene banco sui giornali USA un caso di frode nei mutui che interesserebbe proprio il senatore.

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