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La blockchain di Arbitrum ESPLODE grazie agli incentivi e alla trazione degli asset RWA!

Ottimi segnali di crescita, ma il token $ARB fa ancora fatica.

Ultimamente il layer-2 Arbitrum si sta muovendo molto bene in DeFi, attirando interesse e capitali on-chain grazie a una serie di campagne di liquidità e nuovi trainanti protocolli RWA. Da aprile al picco di ottobre il TVL è aumentato di oltre $2 miliardi, con una crescita del 100% che ha portato anche al raggiungimento di nuovi massimi nella metrica.

C’è un evidente interesse da parte degli utenti a presenziare la chain, non solo per gli alti rendimenti offerti, ma anche per le varie novità tecnologiche che stanno emergendo, come ad esempio i nuovi mercati di credito garantiti da asset reali. Nel frattempo però il token $ARB non sembra riuscire a venire fuori dal vortice ribassista in cui si trova la price action. 

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Cresce la rete Arbitrum sulla scia degli incentivi DeFi

Avevamo già accennato ad inizio settembre di come Arbitrum stesse lavorando per potenziare il suo ecosistema DeFi attraverso lo sviluppo del programma incentivi Drip. Questa campagna, che ha messo a disposizione ben $40 milioni in token $ARB da distribuire in 20 settimane differenti, sotto il coordinamento dell’Arbitrum Foundation ed Offchain Labs, ora sta portando i suoi frutti.

Nella prima fase, l’obiettivo specifico era quello di estendere l’adozione dei protocolli di lending, premiando l’utilizzo di piattaforme come Aave, Fluid, Dolomite, Euler, Morpho e Silo. A distanza di appena 2 mesi, la dimensione complessiva di questi money market è aumentata di circa $1 miliardo, evidenziando il rapido successo dell’iniziativa.

Contemporaneamente anche la quota di mercato dei protocolli di lending su Arbitrum si è avvicinata a quella registrata da Base, che al momento rappresenta il maggiore layer-2 di Ethereum nel segmento. In più è migliorato notevolmente l’impiego di pool DeFi denominate in $USD rispetto a quelle in $ETH, complice anche una debolezza della crypto negli ultimi mesi, cosa che ha favorito strategie di yield orientate su stablecoin.

Arbitrum Drip
Programma Drip Arbitrum Fonte dati: https://dune.com/entropy_advisors

Peccato per il crollo di mercato del 10 ottobre, perchè se non ci fosse stato, certe metriche sarebbero molto più performanti. Da notare comunque come tutta la perdita di quel giorno sia stata già completamente assorbita sui money market di Arbitrum.

Grandi capitali dal settore RWA

Un altro forte driver per l’espansione della blockchain di Arbitrum è il mercato dei Real World Assets (RWA), dove troviamo nuovi protocolli che hanno registrato un successo senza precedenti. Il più interessante è senza ombra di dubbio USD.AI, un protocollo di stablecoin sintetica garantito da asset reali del settore AI come GPU ed altri hardware di rete.

Il progetto mira a fornire liquidità e strumenti di finanziamento alle società operative nel campo dell’intelligenza artificiale, tokenizzando e mettendo a collaterale le infrastrutture AI in modo da generare valore senza dover ricorrere a capitale di rischio tradizionale. Gli utenti retail che desiderano fornire la suddetta liquidità, possono depositare asset nel protocollo ed ottenere in cambio la stablecoin USDai ed i relativi rendimenti derivanti dalle attività di prestito concesse agli operatori.

Questo modello, seppur più rischioso rispetto a quello delle stable “tradizionali”, ha funzionato molto bene fino ad ora, riuscendo ad attirare ben $581 milioni, cifra che ha contribuito fortemente ad aumentare il TVL di Arbitrum. Al momento gli stakers di USDai possono ottenere uno yield di circa il 12,8%, oltre ad ottenere il diritto di partecipare all’airdrop del prossimo token nativo del protocollo.

USDai stablecoin
USDai TVLFonte dati: https://defillama.com

I depositi hanno un tetto massimo, al momento raggiunto, che viene aumentato progressivamente per sostenere la crescita in modo sano e sicuro. Per chi nutrisse timori di fronte all’idea di impegnare GPUs come garanzie on-chain, sottolineiamo che al momento solo lo 0,1% dei collaterali è effettivamente rappresentato da hardware fisici, mentre la maggioranza delle garanzie proviene da Treasury Bills statunitensi. Sono previsti tuttavia progressivi incrementi nella quota di asset legati al settore AI.

Riserve collateral
RIserve USDaiFonte dati: https://app.usd.ai/reserves

I capitali RWA diventano produttivi su Arbitrum

Sempre rimanendo sul tema RWA, la blockchain di Arbitrum sta attirando un grosso interesse anche per i prodotti basati su titoli di Stato statunitensi del protocollo Theo Network. Allo stesso modo di altri progetti simili, viene emesso un token thBILL che rappresenta una quota dei depositi a breve termine, con scadenze da 1 a e mesi, garantiti da reali Treasury Bills detenuti off-chain.

Il vantaggio rispetto ad altre soluzioni pre-esistenti e più famose, è che questi prodotti sono accessibili anche dai clienti retail e possono essere utilizzati in DeFi per ottenere rendimenti aggiuntivi oltre a quelli reali che provengono dai tassi di interesse del titoli del Tesoro. Grazie anche al supporto di Theo, il mercato RWA su Arbitrum è cresciuto del 3X in appena due mesi, passando da $330 milioni fino a $1 miliardi.

È tutto molto interessante, e potenzialmente agli albori di una nuova crescita con il prossimo ingresso di thGOLD, un asset RWA che rispecchia l’andamento dell’oro fisico, con copertura garantita dai volumi del CME. Arbitrum si avvicina così a rendere la DeFi un’infrastruttura ponte di accesso per le opportunità della finanza tradizionale.

Arbitrum RWA
Theo thBILLFonte dati: https://x.com/Jonasoeth

Perché $ARB è così debole nonostante la crescita di Arbitrum?

Purtroppo il token nativo $ARB non sembra averne tratto vantaggio dall’espansione della chain in questi ultimi mesi, complice soprattutto una condizione difficile ed incerta del mercato crypto che ha portato a diversi cali nel comparto altcoin. Da metà agosto la criptovaluta perde circa il 45% del suo valore, ed è attualmente scambiata in zona minimi storici, senza grosse accenni di un’inversione.

Il problema di fondo è che $ARB, nonostante l’ottima infrastruttura di cui ne fa le veci, è una risorsa con un caso d’uso ridotto ed un’elevata diluizione. Anche nel programma DRIP, gli incentivi sono emessi in $ARB, cosa che da un lato incentiva il flusso di liquidità nei protocolli, ma dall’altro danneggia il prezzo della moneta in quanto viene certamente scaricata dai farmers per stablecoin o $ETH.

Detto ciò, vedremo come risponderà il token sul mercato non appena l’outlook generale delle altcoin diventerà più favorevole.

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