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MERCATI ANALISI

Crollo crypto alt, male anche Bitcoin e le top. ASIA punisce il comparto, mentre azioni vanno su

Borse asiatiche ok, male le crypto: decoupling che infligge perdite pesanti soprattutto sul settore alt

Ancora decoupling tra mondo azionario e mondo crypto. Le borse asiatiche aprono la sessione mattutina tutte in positivo e invece per le criptovalute – tutte – c’è uno scarico che almeno nel momento in cui scriviamo non sembrerebbe aver trovato ancora una base di arresto. Una situazione che si aggiunge a una settimana, quella precedente, di nuovo poco brillante.

Pesa ancora un generalmente bearish, con l’indice della paura/avidità che segna 36 e con la media delle RSI statica sull’ipervenduto. Pagano il prezzo più alto – di nuovo – un mix tra meme, token AI, e poi il gruppo di layer 2 su Ethereum. Male anche Filecoin, diversi dei layer 2 su Ethereum, con poche che chiudono la giornata in positivo.

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Asia fatale per le crypto

La sessione asiatica e in particolare quella cinese si rivelano fatali per ogni velleità di recupero da parte delle criptovalute. Tra le poche a vivere una sessione di rialzi troviamo Asterche ha comunque eroso parte dei guadagni di ieri dovuti a CZ, insieme a Dash (al centro dell’attenzione per i privacy token), una rediviva ICP e $TRUMP, il token legato al presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Per il resto invece tutto il comparto è fortemente in rosso. Tiene, a fatica, $TRON e si registrano perdite in doppia cifra per diverse tra meme, AI, e progetti infrastrutturali in stile DePin.

CryptoPerformance sulle 24h
SPX6900-16%
ASI/FET-13,4%
Virtuals Protocols-11,8%
Pump.fun-11,6%
Celestia $TIA-11,6%

Le peggiori 5 della top 100

Il primo segnale importante – e forse più preoccupante – è che questo scarico è avvenuto in una giornata positiva per tutto il comparto azionario delle principali borse asiatiche, con Shanghai, Tokyo, Hong Kong, Seul che sono tutte in positivo. Alcune in modo più brillante, alcune meno, ma comunque tutte in positivo in termini di indici, con poche eccezioni. Un decoupling che dovrà essere analizzato ora anche alla luce delle prossime aperture delle borse europee e nel pomeriggio di fronte all’apertura di quelle USA.

Sentiment a terra, con difficoltà di inversione

Pesa un sentiment generalmente negativo, soprattutto sul mondo alt e nonostante diversi miglioramenti sia per quanto riguarda l’apertura di certi mercati (vedi gli ETF), sia per quanto riguarda più in generale le condizioni macro – con Fed che nonostante i proclami in conferenza stampa dovrà presto passare alle maniere forti in termini di politica monetaria.

I numeri però parlano chiaro: indice della paura/avidità che è in pieno territorio paura (a 36) e RSI medio che è in ipervenduto. Entrambi segnali di una sofferenza che è più nella testa che nel corpo.

Nel momento in cui pubblichiamo non sembra sia stato individuato un bottom solido – con la situazione che impone senza dubbio alcuno la necessità di un livello di attenzione alto sui mercati, durante le prossime ore.

Nelle ultime 24 ore si è perso il 2,9% in termini di capitalizzazione di mercato – percentuali molto più basse delle perdite su certi asset, che testimonia ancora una volta un mondo crypto su due binari molto diversi. Da un lato le blue chip che perdono ma tengono, dall’altro il settore alt puro, che dal 10 ottobre a oggi non sembrerebbe aver avuto alcun tipo di miglioramento dai pessimi eventi del 10 ottobre.

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