Animoca Brands, uno dei gruppi più attivi negli investimenti crypto – anche nel precedente ciclo – ha annunciato il tentativo di reverse merger al Nasdaq, tramite Currenc Group $CURR. Si tratta di una modalità piuttosto comune per la quotazione in borsa di società che non lo erano, dato che la procedura permette di quotarsi più rapidamente e con costi spesso minori.
Se tutto andrà per il verso giusto – servirà l’approvazione degli azionisti e anche da parte dei regolatori – il gruppo sarà pronto a quotarsi nel 2026, per un anno che dovrebbe vedere ancora più quotazioni rispetto a quelle che abbiamo già registrato nel 2025. Curioso il movimento di $CURR, che sono al rialzo in modo sensibile già dal 24 di ottobre.
Uno dei gruppi più rilevanti del mondo crypto pronto allo sbarco al Nasdaq
È stato, il 2025, un anno importante per quanto riguarda la quotazione in borsa di diversi gruppi del mondo crypto. Nel grosso dei casi si è trattato di DAT, società che venivano acquisite da investitori per trasformarle in compra-crypto quotate. Questa volta sembra ci siano però delle basi più serie.
A quotarsi infatti è Animoca Brands – società che è attiva nel mondo crypto da tempo – che ha all’attivo più di 450 diversi investimenti nel mondo crypto. È la stessa società che abbiamo visto animare con una certa convinzione progetti come Axie Infinity, ma anche come Dapper Labs, The Sandbox e OpenSea.
Lo sbarco della società in borsa dovrebbe offrire agli investitori futuri un’esposizione indiretta verso certi asset crypto e anche verso certi progetti infrastrutturali. Vedremo se nel 2026 ci sarà appetito – e di quale entità – verso operazioni di questo tipo.
Lo sbarco delle crypto società nelle principali borse mondiali
È un trend che deve necessariamente collegarsi alla maggiore attenzione dell’attuale amministrazione USA per il settore crypto e più in generale per un atteggiamento del regolatore che è cambiato in modo radicale da novembre a oggi. Si può infatti fare affidamento su SEC e CFTC molto meno belligeranti rispetto al passato e anche a spinte della Casa Bianca a favore del comparto crypto. Spinte che non sempre hanno sortito gli effetti sperati, ma che hanno comunque garantito spazi maggiori per quanto riguarda l’operatività delle società crypto.
Rimane certamente curioso il trend di quotazioni in borsa che esplodono prima di certi annunci. Una questione che ha riguardato in passato tante DAT e che ha anche sollecitato indagini da parte di SEC. Non è però – eventualmente – un problema che riguarda esclusivamente il mondo crypto. La catena delle informazioni che riguardano certe quotazioni è lunga – e sarà difficile eventualmente appurare se sia successo o meno qualcosa di “strano”.
Una quotazione da seguire?
Assolutamente sì, perché parliamo di qualcosa di molto importante in termini di listing e soprattutto di una società che è un unicum nel settore. Gli investimenti – anche in progetti che hanno perso spinta nel corso degli ultimi tempi – sono stati notevoli.
Sia per varietà, aggiungiamo in chiusura, sia invece per convinzione. I mercati apprezzeranno la mossa?
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Nonostante tutte queste società si siano quotate o società già quotate abbiano fatto investimenti in acquisto crypto i prezzi non hanno avuto un boost..da considerare lo spazio temporale circa l’ ultimo anno quando es Bitcoin aveva già toccato i massimi..quindi non hanno o hanno relativamente smosso il prezzo del sottostante..