Dopo 135 giorni, Bitcoin (BTC) è sceso sotto la soglia dei 100.000$ con minimo a 98.947$. Restano invece 179 giorni consecutivi con chiusure sopra questo livello psicologico, poiché la chiusura di ieri è stata a 101.490$. In questa prima settimana di novembre i mercati crypto stanno vivendo una fase profondamente ribassista.
Bitcoin scende sotto i 100.000$ dopo 135 giorni
Attualmente BTC quota 102.993$. Su base weekly perde il 7,68%, mentre da inizio novembre il ribasso si attesta a –6,85%. Da inizio 2025 Bitcoin rimane comunque in positivo con un +9,24%. Il calo dall’ATH di inizio ottobre a 126.272$ si attesta ora a -19,32%.
Analisi weekly su Bitcoin
Nel grafico weekly allegato viene mostrata la panoramica di BTC da inizio anno, con focus sull’ultima fase di mercato. Dopo il massimo di gennaio a 109.000$, il prezzo è sceso fino al minimo di aprile a 74.500$, per poi ripartire durante la fase estiva, registrando nuovi massimi storici fino all’ultimo di ottobre a 126.272$.

Per la maggior parte del periodo tra luglio e ottobre BTC è rimasto in un box range, la cui rottura è avvenuta proprio in questa settimana. La discesa ha portato Bitcoin nella prima area di supporto tra 100.500$ e 97.000$. Il minimo di questo ribasso è stato toccato a 98.947$.
Livelli di supporto e scenari correttivi
Come approfondito nell’analisi su YouTube di ieri, il livello principale di supporto passa più in basso, tra 87.500$ e 84.000$. Una prima rottura di 97.000$ inclinerebbe eccessivamente il trend, ma il vero punto di svolta resterebbe nella fascia inferiore citata.
Allo stato attuale ci troviamo in una fase di contrazione e correzione, ancora interno all’uptrend in atto dal 2023. È ancora presto per catalogare e archiviare il tutto come una leg correttiva o qualcosa di più profondo.
Analisi del rapporto BTC/EUR

Passiamo ad un’analisi che non si fa spesso, osservando il grafico BTC/EUR. Bitcoin si mantiene sotto i 100.000€, dal flash crash dell’11 ottobre, livello non più superato. Nei rimbalzi successivi, il BTC ha trovato resistenza due volte sui 100.000€, avviando un nuovo ritracciamento verso il supporto a 87.500€, corrispondente al 50% del vettore di Fibonacci dal minimo di aprile al massimo di ottobre.
Perché questa comparazione?
Perché spesso può accadere una cosa di questo tipo: per via delle differenze nel cambio EUR/USD, il grafico in euro può anticipare o ritardare leggermente alcuni segnali tecnici: rottura di livelli, divergenze sull’RSI o il test di medie mobili, etc.
Ma soprattutto, ho voluto verificare se anche sul grafico in euro si stesse arrivando contemporaneamente su un primo livello rilevante di supporto, così da avere una conferma ulteriore dell’importanza di quest’area.
A cosa fare attenzione
Tornando al grafico weekly del rapporto BTC/USDT, il prezzo si sta fermando sul supporto vettoriale dei 100.500$ già segnalato come cruciale.

Bitcoin qui sta testando la media mobile a 50 periodi: l’ultimo taglio ribassista in chiusura settimanale risale a marzo 2022, seguito da un calo del –67%.
Questo elemento richiede prudenza, poiché l’area tra 87 e 84.000$ resta il supporto chiave, ma ben al disotto della SMA 50. Se torniamo al ribasso di aprile, il prezzo di BTC si era fermato sul supporto a 74.500$ al contempo sostenuto dalla media mobile a 50 periodi. In allegato un grafico con una view storica dei tagli e dei test della SMA 50. Ovviamente i conti si fanno sulla chiusura della candela weekly e di almeno una conferma successiva.
Serve cautela, ma senza allarmismo: la maggior parte degli investitori non è entrata sui massimi storici ed è ampiamente in profitto, pertanto deve valutare la gestione di queste posizioni senza avidità.
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