Per la prima volta nella sua storia – e a dire il vero nella storia delle banche centrali – la Banca Centrale della Repubblica Ceca ha acquistato asset digitali. Il fondo vale per adesso 1 milione di dollari, per un’operazione di test che ha visto l’istituto esporsi principalmente in Bitcoin. Secondo il comunicato stampa ufficiale, il fondo non sarà attivamente aumentato.
Attivamente è la chiave per comprendere le intenzioni future: il fondo infatti ha investito in parte in fondi tokenizzati, che saranno fruttiferi e accresceranno la quantità di asset digitali detenuti dall’istituto.
Una prima volta per le banche centrali
Si potrà obiettare che ci sono altri stati che hanno già accumulato Bitcoin anche con acquisti attivi. È però la prima volta, almeno a quanto ci risulta, che un banca centrale procede con acquisti autonomi.
A farlo è CNB, la banca centrale ceca, che nel comunicato scrive:
L’acquisto è stato approvato dal Board della Banca il 30 ottobre, dopo una discussione su Analisi delle possibilità di investimento in altre classi di asset.
E aggiunge poi il comunicato:
L’analisi mostra che le attività digitali si stanno evolvendo e vengono incorporate nelle attività di investimento di fondi e società e che potrebbero ottenere una crescente accettazione in futuro. Il CNB intende essere preparato per questi cambiamenti. Allo stesso tempo, tuttavia, sottolinea che non ha intenzione di includere bitcoin o altre risorse digitali nelle sue riserve internazionali nel prossimo futuro.
Quindi si tratta più di un test che di una scelta radicale di apertura a Bitcoin come riserva alternativa – e in larga parte di un test per farsi trovare preparati tecnicamente. Un buon segnale comunque, da parte di un banca centrale che tramite il suo governatore si era già espressa con toni di apertura verso questi asset e queste tecnologie.
“È realistico aspettarsi che, in futuro, sarà facile utilizzare la corona per acquistare obbligazioni ceche tokenizzate e altro ancora – con un tap un espresso, con un altro un investimento come un’obbligazione o un altro asset che era prerogativa di investitori più importanti. Come banca centrale, vogliamo testare questo percorso”
Questo è il commento del governatore Aleš Michl, che pur essendo il più aperto a Bitcoin dell’intero board della banca centrale ceca, ha comunque sottolineato l’aspetto se vogliamo di preparazione tecnologica.
Perché non ha comprato Bitcoin per la riserva?
CNB afferma che la strategia di gestione delle riserve internazionali non è cambiata. Il fondo di asset digitali non è incluso nelle riserve ed è esterno alle attività tipiche della banca centrale.
Per il momento non è in programma l’inserimento di Bitcoin in riserva. Il test è a scopo di valutare anche le strategie di custodia, settlement e anche di audit riferite a questi asset.
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