Tornano le analisi di Nikolaos Panigirtzoglou, JPMorgan, su Bitcoin. E tornano su temi che da tempo appassionano gli analisti di una delle principali banche d’affari al mondo. Il tema non è soltanto quello del prezzo di Bitcoin, ma anche del minimo che potrebbe toccare in questa fase.
È una JPMorgan molto bullish, perché lascia intatto il suo target a 170.000$ e fissa come minimo, come bottom di questa fase eventuale, i 94.000$. Buone notizie? Vediamo insieme su cosa si basa l’analisi.
Il costo di produzione di Bitcoin è il suo bottom
In realtà è una teoria che JPMorgan, o meglio il suo analista Nikolaos Panigirtzoglou, ha utilizzato più volte, talvolta senza successo. Si parla infatti di una stima del costo di singolo Bitcoin, riferito al mining. Costo che secondo le stime di Nikolaos Panigirtzoglou sarebbe di 94.000$, lasciando dunque relativamente poco spazio per eventuali discese.
Il costo di produzione di Bitcoin si è empiricamente comportato come supporto per il prezzo di Bitcoin, quindi un costo di produzione di 94.000$ implica un downside molto limitato rispetto al prezzo attuale.
Prezzo attuale che è sopra i 102.000$ nel momento in cui scriviamo e dunque circa un 8% rispetto al supporto indicato da JPMorgan.
C’è però altro. Chi ci segue ogni giorno si ricorderà della previsione di Bitcoin a 170.000$ entro 6-12 mesi da ora. Una previsione che per Nikolaos Panigirtzoglou rimane intatta.
E quindi bullish e basata sul rapporto di capitale impiegato da Bitcoin e dall’oro.
Bitcoin sottovalutato rispetto all’oro
In realtà, come abbiamo anticipato sopra, la parte bullish della previsione era stata già diffusa in passato e oggi viene soltanto confermata.
La teoria di Nikolaos Panigirtzoglou è che Bitcoin sia fondamentalmente sottovalutato rispetto all’oro, complice anche una fase di sentiment negativo che è stata esacerbata dal crash del 10 ottobre.
Ci sarebbe stato spazio altrimenti per vedere prezzi molto più interessanti e vicini a questo target già entro la fine del 2025.
Quanto sono corrette in genere le previsioni di JPMorgan?
In realtà lo storico di Nikolaos Panigirtzoglou non è esattamente dei migliori. Aveva parlato di flop degli ETF (Bitcoin e Ethereum), salvo poi essere smentito dai mercati. Così come aveva dichiarato problemi per Tether a fronte dell’arrivo delle regolamentazioni, problemi anche questi mai arrivati.
Sul perché anche profili rispettabili tendano a offrire previsioni forse un po’ estreme, abbiamo già scritto qui. È un po’ il gioco dei clickbait che fanno anche i giornali. E dovremo dunque scontare necessariamente qualunque previsione di questo tipo prima di… prenderla sul serio.
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