Continua a prendere forma l’ipotesi no tagli a dicembre. I primi dati che arrivano in settimana, quelli inclusi nella Empire State Manufacturing Survey – e che riguardano lo stato di New York, confermano un dato positivo per l’economia.
La manifattura vede le condizioni generali migliorare, accompagnando così una narrativa di forza relativa dell’economia USA, che dovrebbe contribuire ad allontanare lo spauracchio recessione e – al tempo stesso – anche le possibilità di taglio a dicembre. Tant’è che la notizia, a piazze USA ancora chiuse, ha contribuito a un’ennesima correzione del mercato crypto, che ha eliminato i timidi gain conseguiti dall’apertura della sessione asiatica.
Economia USA: continuano i segnali di forza
Per capire perché una buona notizia – quella dell’outlook sulla manifattura dello Stato di New York positivo – sia una cattiva notizia, è bene fare qualche passo indietro.
Il 10 dicembre il FOMC sarà chiamato a decidere per un ulteriore taglio da 25 punti base. Nel decidere, dovrà tenere conto dello stato dell’economia, dell’occupazione e anche delle persistenti preoccupazioni che arrivano dall’inflazione.
I mandati di Fed sono infatti due: da un lato mantenere i prezzi stabili (e tornare possibilmente al 2% di inflazione), dall’altro evitare che ci sia una recessione, o più tecnicamente cercare di ottenere il massimo impiego in relazione alla fase del ciclo in cui ci troviamo.
Gli asset di rischio preferirebbero di gran lunga un taglio, date anche le condizioni di ristrettezza della liquidità che ci troviamo ad affrontare.
Tuttavia tali tagli, se i segnali che arrivano dall’economia sono positivi, non avverranno a breve. Già in diversi tra le fila di coloro che votano all’interno del FOMC, hanno fatto capire di essere di nuovo più preoccupati dall’inflazione che dalla tenuta del mercato del lavoro e dell’economia.
I dati, arrivati a borse chiuse e prima dell’apertura delle stesse, hanno confermato che l’economia sarebbe in buona salute, per quanto si tratti di un’indagine che riguarda il solo Stato di New York e per un dato che difficilmente impatta poi a livello nazionale.
Bitcoin e crypto correggono
All’uscita del dato abbiamo assistito, ancora una volta a borse chiuse, a una correzione importante per intensità, nonché a un aumento del VIX (l’indice della volatilità) sulle piazze classiche.
Il motivo è spiegato sopra: Bitcoin è alla ricerca di liquidità per riprendere la corsa. E questa liquidità dovrà arrivare sia da tagli ai tassi, sia possibilmente dal ritorno in regime di QE.
Da dicembre Fed smetterà di scaricare titoli a mercato, terminando il QT, ma rimarrà non si è capito ancora per quanto in regime di equilibrio, senza interventi a mercato e dunque senza dare il via al tanto atteso QE.
L’appuntamento ora è con i dati di questa settimana: senza una sorpresa (in negativo) dalla disoccupazione, difficile per ora invertire il trend favorevole ai no tagli.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi
