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Prosegue la fase di calo di Ethereum (ETH), che ormai sta registrando un crollo. Attualmente quota 3.065$ e il calo dal suo ATH di agosto a 4.955$ in circa tre mesi è del -39%. Il mese di novembre sta registrando un –21% e solo a febbraio di quest’anno si è registrato un crollo maggiore, con un –32%. Questo passaggio evidenzia come l’attuale fase ribassista sia una delle più incisive dell’anno.
Ethereum da inizio 2025 in rosso
Da inizio 2025, con l’attuale calo in atto ETH è ritornato in negativo di –8,70%, un dato che completa il quadro. Tuttavia va detto che per la maggior parte dell’anno ETH è stato in negativo e che solo con l’accelerazione di luglio era tornato in positivo.
Panoramica mensile di Ethereum
Osservando l’andamento sul grafico monthly si può vedere una panoramica di ETH dal minimo di giugno 2022 a 880$ e la successiva fase di rimbalzo con una serie di swing, con un’accelerazione a inizio 2024. A marzo era stato registrato un massimo a 4.095$, seguito poi dalla fase di inclinazione del trend e dall’accelerazione di fine anno che aveva portato ETH a 4.108$.
La prima parte del 2025 è stata fortemente ribassista, con un calo nell’arco di quattro mesi del 66% sul minimo di aprile a 1.385$, da cui è iniziata una fase di rimbalzo con il mese di luglio, che ha registrato un rally del +48,76%, riportando ETH in positivo su base annua.
ATH e inizio della correzione
Agosto ha poi registrato l’ATH a 4.955$, da dove è iniziata la fase di correzione che sta registrando tre mesi consecutivi in rosso. ETH è ormai da alcuni giorni sotto il primo livello di supporto a 3.150$. Più in basso, in area 2.900$, troviamo il supporto principale, identificato come Linea Maginot, che corrisponde al livello del 50% di Fibonacci applicato al vettore che dobbiamo considerare ora, quello che va dal minimo di 880$ all’ATH.
Una perdita di questo livello comporterebbe l’avvio di quella che, purtroppo, sarebbe una fase di bear market, che comunque dovrà essere confermata su base weekly, non tanto in questa settimana quanto nella successiva.
Segnali tecnici dal grafico weekly di Ethereum
Dando uno sguardo al grafico weekly di ieri su ETH, si può vedere nel dettaglio come il prezzo sia sceso sotto l’ex livello supportivo dei 3.150$ e, soprattutto, sia in fase di taglio della media mobile (Sma 50). Sappiamo bene che questo è un dato rilevante dal punto di vista tecnico, come si può osservare anche nel ribasso di Bitcoin.
Nella view grafica di Ethereum, il taglio rialzista avvenuto a luglio aveva portato a una crescita di circa il +90% sul picco di agosto, così come il taglio ribassista avvenuto a fine gennaio aveva portato a un crollo sul minimo di aprile del -57%. Scusate la ridondanza nel sottolineare l’importanza della Sma 50.
Possibili elementi positivi da monitorare
Sul lato propositivo, è da notare come ETH stia formulando una candela doji esterna alla lower Bollinger Band. Siamo però ancora a mercoledì, non a fine settimana, ma se questa configurazione dovesse confermarsi sopra il supporto principale dei 2.900$, nell’area della Sma 50, potremmo avere tre elementi utili a indicare un’eventuale inversione del prezzo. Inoltre va sottolineata la crescita nel settore delle stablecoin che potete approfondire a questo articolo: Ethereum CRESCE nel mercato STABLECOIN: ma il prezzo di ETH non ne risente.
Supporto a rischio
Passando ad analizzare il grafico daily di Ethereum, si può osservare il calo in atto dall’area di resistenza dei 4.200$, da cui è poi partita la fase ribassista.
La discesa ha generato una serie di swing, con un primo test del supporto in area 3.150$. Successivamente c’è stato un nuovo tentativo di rimbalzo che ha spinto ETH fino alla resistenza dei 3.650$, livello dove il prezzo si è nuovamente bloccato, riprendendo a ritracciare e rompendo il supporto. Questo movimento ha portato al minimo a 2.946$, seguito dal tentativo di rimbalzo di ieri che, nella giornata di oggi, sembra già perdere forza.
Livelli chiave e segnali dell’RSI
La prima resistenza di breve termine che ETH deve superare passa a 3.300$. Dal punto di vista dell’indicatore RSI si nota come sia ancora scarico e, al momento, non riesca neppure a superare la sua media.
