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Più difficile di vincere la lotteria di Capodanno. Un miner in solitaria ha risolto infatti un blocco di Bitcoin, portandosi a casa le commissioni contenute nel blocco stesso e i Bitcoin di nuovo conio che il protocollo garantisce. Ovvero circa 265.000$, forse poco rispetto alle possibilità infime che aveva di riuscirci, ma comunque una cifra che nella provincia italiana garantirebbe un bell’appartamento in provincia.
L’identità è sconosciuta, ma da ieri è comunque una delle persone più discusse nel mondo Bitcoin. Con soli 6 terahash al secondo ha infatti battuto grandi società quotate, operazioni di pool che dominano la scena di $BTC e potrà così godersi nel complesso 3,146 BTC.
Contro la matematica
Non è la prima volta che si verificano stranezze matematiche del genere in un mondo, quello di Bitcoin, che è basato al 100% sulla matematica più rigorosa. Un piccolissimo miner, con soli 6 terahash per secondo, ha infatti prodotto un blocco. È in realtà il 308esimo che viene prodotto da CKpool – una pool che è nata per permettere ai miner in solitaria di utilizzare l’infrastruttura della pool stessa.
Il blocco è stato minato nella giornata di venerdì ed era da ben 3 mesi che la pool di cui sopra non estraeva, dalla massa di giocatori della lotteria (perché di tale si tratta, con probabilità matematiche così avverse) un vincitore.
Il blocco
Il blocco minato è il numero 924569, che oltre ai 3,125 Bitcoin di nuova generazione (quelli di coinbase, in gergo tecnico), ha permesso al miner di portare a casa 0,021 BTC di commissioni, per un totale di 3,146 BTC, con il controvalore ai prezzi attuali di circa 264.000$ Bitcoin.
Non esattamente il più ricco dei blocchi di sempre, ma le commissioni sono da qualche tempo a questa parte relativamente basse sul network di $BTC, complice un livello di utilizzo lontano dai fasti di un tempo.
La matematica rimane la matematica
Sono migliaia i solo miner, ovvero i miner che decidono di tentare la soluzione di un blocco per conto proprio invece di partecipare in pool che condividono lo sforzo e anche le ricompense. Quella del solo miner in questione rimane una vittoria matematicamente improbabile e che non dovrebbe essere presa a base di idee di business.
La fortuna, anche nel mondo più matematico che esiste – quello di Bitcoin – può fare la differenza tra una bella storia da raccontare (e 264.000$ da spendere) e invece un’attesa eterna e priva di grandi gioie.
Per chi è alla ricerca dell’ebrezza di guadagnare Bitcoin fornendo potenza di calcolo, le pool condivise rimangono la strada più semplice, anche se meno remunerativa. Si ottengono infatti in questo modo guadagni in proporzione alla potenza di calcolo fornita, senza il meccanismo biglietto della lotteria al quale è sottoposto il solo miner.
