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In un certo senso possiamo dire di aver vinto. Non sono più i gestori dei fondi a fissare la narrativa, ma sono i canali social a dettarla a suddetti gestori. Gestori che sono, da che mondo è mondo, letteralmente dei pifferai magici in grado di incantare migliaia di clienti e investitori con le loro tesi.
Sarebbe quasi da ridere, se non fosse che Jan Van Eck, che è a capo dell’omonimo storico gestore, ha tirato in ballo due questioni di Bitcoin per… spingere su $ZEC. Il mondo al contrario, ci sarebbe da scrivere, se non fosse che… tale titolo è già occupato.
Quantum e privacy: Bitcoin vs ZCash
Fino ad oggi credevamo fosse una boutade da social, di quelle che riemergono continuamente e che durano lo spazio di qualche settimana. Questa volta invece le cose si potrebbero fare più serie, perché non ci sono soltanto alcuni account X di grande spessore a spingere questa narrativa. Ci sono infatti anche… grandi gestori di fondi.
A parlare infatti da CNBC è Jan Van Eck che indica due questioni che starebbero tenendo la community Bitcoin – ammesso che esista – sulle spine:
- Quantum Computing
Può rompere la crittografia di Bitcoin. Si può correre ai ripari e c’è ancora tempo. Rimane la questione di certi Bitcoin custoditi in certi wallet che in passato hanno esposto le proprie chiavi pubbliche. Si troverà una soluzione, per un problema che al contrario della narrativa di questi ultimi giorni, non è né imminente né grave.
- Privacy
È una vexata quaestio. Bitcoin non ha così tanta privacy come desidererebbero alcuni (compreso chi vi scrive). E dunque ciclicamente si fanno avanti nelle narrative più gettonate sui social alternative come Monero o in questo caso ZCash. Mai ci saremmo aspettati però di vedere nientedimeno che Jan Van Eck parlarne con questa convinzione.
Quanto c’è di vero?
Il discorso di Jan Van Eck almeno ad avviso di chi vi scrive fa acqua da tutte le parti. Questo perché non esiste alcun Bitcoin OG che sta spingendo per questa soluzione, e se esistesse comunque i mercati finirebbero per ignorarlo. Ci sono decine di Bitcoin OG (sigla con la quale si intendono i grandi della prima ora) che straparlano di candele di Dio e di target di prezzo assolutamente irrealistici senza che mai nessuno gliene abbia chiesto conto.
Imputare a qualche account su X le condizioni di prezzo di Bitcoin è forse un po’ troppo fantasioso. Anche per chi, come i gestori di fondi, vive di narrative.
