Solmate: DAT su Solana si espande con acquisizione. Sarà parte attiva ecosistema

Continuano le mosse espansive di Solmate, società nata acquisendo Brera Holdings (che controlla la Juve Stabia, club calcistico italiano), e che ha trasformato la società quotata in un conglomerato dedicato a Solana. Una DAT, ma più articolata, dato che investe attivamente anche nel mondo dei validator e dell’infrastruttura dell’ecosistema.

Solmate ora ha firmato un accordo non vincolante per l’acquisizione di RockawayX, società che era coinvolta già come investitrice nell’azienda durante la sua trasformazione in DAT, in un accordo che sarà eventualmente sottoscritto al 100% in azioni. Una mossa che segnala anche come alcune delle DAT – le società che investono in crypto come attività principale (se non unica) – si stiano evolvendo verso strategie più attive e verso una vera presenza all’interno degli ecosistemi che appunto governano.

Cosa c’è nell’accordo?

Un’espansione delle attività, con il focus sulla creazione di un conglomerato che unirà i patrimoni e l’infrastruttura dei due gruppi, che saranno appunto “fusi” in Solmate e guidati ancora dal CEO Marco Santori. Viktor Fischer di RockawayX sarà invece presidente esecutivo.

Il gruppo, a fusione avvenuta, avrà sotto il suo controllo asset per 2 miliardi di dollari – per un passaggio netto da una strategia passiva di accumulo a una più attiva all’interno dello stesso ecosistema. Non ci saranno eventualmente cambiamenti in termini di quotazione. Le azioni rimarranno infatti in borsa con il ticker SLMT.

L’accordo – se dovesse andare in porto – verrà siglato nella prima metà del 2026.

L’entità della tesoreria in staking combinata cresce e permetterà di offrire servizi anche agli high-frequency trader, in aggiunta alla generazione di ritorni con lo staking. Le infrastrutture di Solmate e RockawayX offriranno gli stessi servizi, non solo per il trading, ma anche per i pagamenti del comparto consumer.

Questo è quanto si legge all’interno del comunicato stampa diffuso dall’azienda.

Momento difficile per le azioni delle DAT

Il titolo di Solmate non ha risposto nel migliore dei modi e dopo un picco in apertura, torna a perdere quasi il 2%. Allo stesso tempo è bene sottolineare che il titolo ha perso oltre il 90% nel complesso dal suo picco di 30,40$ lo scorso 29 settembre.

Ottobre e novembre oltre ad essere stati molto negativi per il settore crypto diretto, hanno punito in modo sostanziale anche il settore delle DAT, che soffre quasi in modo uniforme. Anche se in misura minore, anche Strategy di Saylor si trova ad affrontare un momento relativamente duro, con una chiara difficoltà nel raccogliere capitali e anche nel sostenere il prezzo delle azioni del gruppo in borsa.