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Europol ha annunciato di aver smantellato un network internazionale di truffe basate su finte piattaforme di investimento su criptovalute e asset tradizionali. Il network, sempre secondo quanto riporta Europol, avrebbe riciclato oltre 700 milioni di euro.
Le indagini che hanno portato allo smantellamento del network sono partite da una singola piattaforma fraudolenta, che poi si è scoperta essere collegata ad un più ampio network criminale. Il gruppo, sempre secondo quanto riporta Europol, avrebbe gestito diverse piattaforme di investimento in crypto truffaldine, che avrebbero attirato migliaia di utenti, promettendo ritorni molto elevati.
Truffe telefoniche e non solo
Il network avrebbe fatto ricorso a insistenti telefonate verso ignare vittime di una truffa di proporzioni enormi. Sono stati sequestrati i dispositivi utilizzati dal network, nonché circa 800.000€ su diversi conti bancari e 415.000€ in criptovalute, oltre che a 300.000€ in contanti. Sempre all’interno delle stesse operazioni sono stati sequestrati oggetti di lusso e orologi molto costosi.
Hanno partecipato all’operazione le polizie di Francia, Germania, Belgio, Spagna, Malta, Cipro e altri paesi non specificati.
- Network di affiliati
La seconda fase delle indagini ha colpito un complesso network di affiliati che inviavano traffico verso suddette piattaforme truffa. Spesso è stato fatto ricorso, dice Europol, a pubblicità ingannevoli con personaggi famosi o che riproducevano il layout di importanti giornali.
Le polizie di Belgio, Bulgaria, Germania e Israele avrebbero condotto altre operazioni derivanti da quanto scoperto dalle indagini guidate da Europol.
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Smantellato l’intero network
Per quanto non si tratti dell’unico network che opera nel mondo delle truffe telematiche e a tema investimenti, Europol celebra lo smantellamento di questo preciso gruppo come un successo.
La scala di questa operazione è stata vasta. Le investigazioni hanno rivelato un circuito per il riciclaggio di oltre 700 milioni di euro, attraverso un labirinto di exchange crypto, sfruttando l’anonimato digitale per coprire il flusso di fondi illegali. Seguendo le due azioni coordinate e arresti e sequestri multipli, le autorità investigative continueranno a tracciare gli asset dell’organizzazione criminale nei paesi dove opera e risiede.
Non sono stati rivelati per ora i nomi delle piattaforme truffaldine. Non che aggiungano qualcosa: tali siti spuntavano come funghi e venivano spesso lasciati online per pochi giorni, al solo scopo di truffare un esiguo numero di ignari investitori.
È colpa del mondo crypto?
Sono truffe che non hanno nulla a che vedere con il mondo crypto né con quello degli investimenti. Si tratta anzi di truffe che danneggiano la credibilità del mondo crypto e quella degli operatori legali e corretti che – in tanti – animano questo settore.
In passato venivano utilizzati altri settori come esca, dal Forex alle opzioni, passando per le azioni più in del momento.
