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Crypto in attesa della riunione FED di STASERA: mercato ALTCOIN ancora in stallo!

Cosa aspettarsi dall'appuntamento macro della FED e come impatterà sul versante altcoin?

Mentre i mercati globali restano in attesa della decisione della FED, prevista per questa sera, l’intero comparto crypto si muove ancora in una fase di evidente cautela. L’attenzione degli investitori è concentrata sul possibile taglio dei tassi di interesse e sulle indicazioni che emergeranno dalla conferenza stampa di Powell in merito alle prossime politiche monetarie statunitensi, elementi che saranno decisivi per determinare l’appetito per il rischio nelle prossime settimane.

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Dai sondaggi che emergono da FedWatch e dai prediction markets, sembra ormai quasi scontato un taglio di 25 punti base. Ciononostante l’entusiasmo per le altcoin, che rappresentano la componente risk-on per eccellenza del mondo crypto, rimane ancora contenuto. Una dinamica che può essere spiegata dal fatto che il cut della FED è già stato ampiamente prezzato nelle precedenti sessioni, o da un approccio ancora titubante dei traders dopo il brutto scivolone degli ultimi mesi. Facciamo il punto della situazione in questo articolo.

Mercati pronti alla riunione FED: bene Bitcoin ed Ethereum, ancora timide le altcoin

Alle ore 20:00 italiane di questa sera, andrà in onda uno degli appuntamenti più attesi dai mercati finanziari globali, non solo da quello crypto: la decisione della FED in merito al taglio (o meno) dei tassi di interesse sui titoli di stato USA. Alle 20:30 si esprimerà invece Powell nella sua consueta conferenza stampa, da cui potrebbero emergere indicazioni sulle politiche macro per le prossime settimane.

Più che la decisione FED dei tagli, ormai praticamente prezzata dal mercato, saranno le parole di Powell a guidare lo spirito degli operatori ed influenzare il loro posizionamento sugli asset risk-on. Potete seguire l’evento in diretta a partire dalle 20:25 sul nostro Canale VIP.

Nel frattempo la price action di Bitcoin anticipa un possibile ottimismo, con Ethereum che mostra una tenuta addirittura migliore del re. Diverso, invece, è il comportamento del comparto altcoin, da cui emerge maggiore prudenza ed un atteggiamento più titubante degli investitori, i quali forse preferiscono attendere un catalizzatore macro più chiaro prima di tuffarsi sul mercato.

La situazione della Bitcoin Dominance

In questo momento la Dominance di Bitcoin è al 59%, in leggero calo rispetto ad inizio novembre, ma ancora più alta rispetto al valore toccato durante il bottom dell’indicatore di settembre (top dei prezzi). Arriviamo da un trend ribassista avviato a partire da luglio, dal quale abbiamo perso circa 7 punti percentuali, scenario che, almeno sulla carta, favorisce una ripresa delle tanto amate altcoin.

Non possiamo dire con certezza che questo movimento sia sufficiente a innescare una vera rotazione di capitale verso le altcoin. Sia perché durante l’ultima leg down della dominance il mercato si è mosso in un contesto prevalentemente ribassista (il calo è in realtà una redistribuzione verso le stablecoin), sia perché la struttura potrebbe facilmente invertire e servirebbe una conferma più forte, come la rottura al ribasso del livello 57%.

Bitcoin Dominance daily
BTC DOM Fonte dati: https://it.tradingview.com/

Grafico della Total 3 vs Dominance di USDT

Un ottimo metodo per valutare se il comparto altcoin mostra una reale forza relativa è osservare l’andamento della TOTAL3 (market cap totale esclusi BTC ed ETH) in rapporto alla dominance di USDT. Questo confronto permette di capire se i capitali stanno effettivamente abbandonando le stablecoin per riversarsi sugli asset più rischiosi, essendo la dominance di USDT un proxy del rischio percepito dal mercato e del livello di liquidità inattiva.

Quando il grafico sale, significa che la crescita della capitalizzazione delle altcoin sta superando l’aumento della liquidità parcheggiata in stablecoin, segno di un graduale ritorno dell’appetito per il rischio. Al contrario, una fase di debolezza o lateralità del rapporto indica che i capitali restano prevalentemente in modalità difensiva.

In questo momento siamo ad un livello critico, simile a quello osservato durante il bottom di aprile. Il grafico resta compresso senza anticipare una possibile rottura bullish, cosa che ci fa riflettere su quanto gli investitori preferiscono rimanere prudenti in attesa dei risvolti lato FED.

altcoin contro dominance usdt
TOTAL3 /USDT.DOMFonte dati: https://it.tradingview.com

In ottica speculativa, esporsi adesso sulle altcoin è sicuramente più favorevole rispetto ad ottobre, ed anche guardando all’indicatore Altcoin Season Index, è evidente che da qui in avanti si potranno trovare degli entry point interessanti su determinati token. Resta comunque il fatto che il mercato, almeno per ora, non sta considerando un rally delle alt. Comprare ora significherebbe dunque provare ad anticipare i giochi, a vostro rischio e pericolo.

Facciamo zoom out

Visto che abbiamo sotto gli occhi la chart TOTAL3 / USDT.D, ne approfittiamo per mostrarvi una curiosità riguardo il movimento storico relativo delle altcoin nei confronti della liquidità disponibile nel mercato. Ad ogni ciclo, la supply di USDT viene mano a mano drenata dalle alt ed impiegata per altri scopi, come evidenziato dal grafico.

Nel 2017 c’è stato un massimo decisamente più alto di quello registrato nel 2021, mentre  a sua volta nel 2024 è stato segnato un top ulteriormente più basso. Una sequenza che stona con il semplice andamento della TOTAL 3 (che mostra invece un andamento con top crescenti) e che dimostra come l’appeal per le altcoin sia più basso rispetto al passato.

altcoin dominance usdt
TOTAL3 /USDT.DOM grafico mensileFonte dati: https://it.tradingview.com

In altre parole, i capitali sono diventati mano a mano più selettivi e meno disposti ad una rotazione generalizzata come avveniva anni fa. Ecco anche spiegato perché molti retail si stanno facendo male con le alt, e che avrebbero fatto decisamente meglio ad allocare una porzione più consistente del proprio wallet su BTC.

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