Home / L’ex “re del mondo crypto” Do Kwon condannato a 15 anni. Era a capo di Terra Luna, UST e Anchor

Do Kwon condanna

L’ex “re del mondo crypto” Do Kwon condannato a 15 anni. Era a capo di Terra Luna, UST e Anchor

Si chiude così uno degli eventi più incredibili della storia del mondo crypto.

Do Kwon, un tempo leader del progetto Terra Luna, è stato condannato negli Stati Uniti a 15 anni di carcere. La seconda metà della pena potrà essere scontata in Corea del Sud, così come richiesto dallo stesso Kwon. Il giudice ha dunque confermato le richieste della procura, per quello che è stato uno dei più spettacolari crack della storia del mondo crypto.

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Do Kwon era a processo dal 2023 ed è finito negli Stati Uniti dopo un rocambolesco arresto in Montenegro, paese dove si era rifugiato nella speranza – vana – di non essere arrestato dagli USA o dalla Corea del Sud, con il paese nativo di Kwon che aveva emesso un ordine di cattura. Le autorità montenegrine preferirono allora consegnare il fuggitivo nelle mani degli States.

Colpevole

Ma su questo c’erano pochi dubbi. Lo stesso Do Kwon si era dichiarato colpevole nella speranza di ottenere una pena più contenuta. Nel complesso e senza dichiararsi colpevole, Do Kwon avrebbe rischiato fino a 135 anni di carcere.

I fatti di cui parliamo risalgono al 2022, quando la stablecoin algoritmica del progetto Terra Luna, UST, perse il peg con il dollaro e innescò una serie di effetti a catena che portarono al fallimento dell’intero progetto. Effetti a catena che ebbero delle importanti ripercussioni su tutto il comparto e che furono l’effetto scatenante del lungo bear market che poi portò anche al fallimento di FTX.

Do Kwon è stato accusato tra le altre cose di aver taciuto sui rischi insiti nella piattaforma che aveva creato e che controllava.

Dalla pena che gli è stata comminata sono stati contati i 17 mesi che ha trascorso nelle carceri del Montenegro in attesa di estradizione.

Accuse a terzi

Do Kwon si è difeso consegnando alla corte documenti su operazioni di trading che la difesa riteneva coordinate, e che sarebbero state responsabili del crack dell’intero sistema.

Cosa che però non ha interessato granché la corte, che ha sottolineato come a più riprese Do Kwon abbia volontariamente mentito al pubblico, anche in casi di depeg avvenuti in precedenza e che sono stati sistemati grazie all’intervento di società esterne come Jump Crypto, appunto in accordo segreto con Do Kwon.

Si chiude così uno degli eventi più di impatto della storia delle criptovalute, fonte di fallimenti a catena e probabilmente della permanenza di un certo pubblico a distanza di sicurezza da questo mondo.

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