Un marziano è tornato sulla Terra il giorno di Natale per osservare il mondo crypto e i mercati finanziari, dopo l’ultima visita di marzo 2025. Vede uno scenario estremamente volatile e incerto, con Bitcoin tornato a scambiare su livelli poco sopra a quelli di circa nove mesi fa, ma che durante l’estate ha toccato una serie di picchi culminati nell’ATH a 126.000$. Una dinamica simile osserva su Ethereum, che nel corso dell’anno ha segnato un nuovo ATH a 4.955$.
Lo sguardo di un marziano sul mercato crypto
Rispetto alle sue precedenti visite sulla Terra, il marziano trova un mercato crypto molto più sviluppato e maturo. La sua market cap (TOTAL) due anni fa era a 1,56 miliardi di dollari e oggi è arrivata 2,91 triliardi di dollari dopo picchi a 4,2 T.

In questo contesto, si conferma ancora una volta la forte dominance di BTC su tutto il settore, attestandosi al 59,60%. Tale valore risulta comunque in contrazione rispetto ai picchi registrati a giugno, quando aveva raggiunto il 65,69%.
Ascesa delle stablecoin e di Tether
Il marziano vede nel 2025 una crescita esponenziale delle stablecoin che hanno raggiunto una capitalizzazione totale di 308,952 miliardi. A guidare il settore è Tether (USDT), che oggi vanta una market cap di 187 miliardi, consolidando la sua leadership assoluta.

Segue USDC con 76 miliardi, confermandosi solida alternativa istituzionale. In forte ascesa si distingue Ethena (USDe), che ha scalato le classifiche arrivando a 6,300 miliardi. Questa espansione testimonia la centralità della dominance di Tether, attualmente al 60,54%, nel panorama crypto attuale.
La delusione del mondo crypto
Tuttavia, il nostro amico Marziano percepisce anche un diffuso clima di delusione tra i cryptonauti. Questo sentimento è causato dal calo degli ultimi due mesi, che sta spingendo sia Bitcoin sia Ethereum verso una possibile chiusura negativa del 2025.
Contrasto tra crypto e indici azionari

Il marziano comprende parzialmente il malumore del mondo crypto osservando la forza della finanza tradizionale nel 2025. Gli indici azionari, in particolare S&P 500, Nasdaq e Dow Jones, continuano infatti a muoversi in prossimità dei massimi storici, risultando nettamente più forti rispetto a Bitcoin e all’intero comparto crypto. Dove spicca l’assoluta performance dell’oro giallo, ma quello fisico tradizionale che cresce da inizio anno del +65%.
Cosa pensa il nostro amico marziano
Il nostro osservatore extraterrestre pensa che gli esseri umani tendano a vedere sempre il bicchiere vuoto, concentrandosi esclusivamente sul breve termine.
Nota che fanno sempre con pervicacia gli stessi errori, ponendo l’attenzione soprattutto ai problemi immediati, senza valutare il quadro generale e di lungo periodo e le potenziali opportunità che ne derivano.
Il limite della visione di breve termine
Molti trader non costruiscono uno scenario sui possibili sviluppi futuri, ma tentano di prendere contemporaneamente “l’uovo e la gallina”. L’approccio resta focalizzato sul risultato immediato, senza una reale pianificazione nel tempo e caratterizzato dalla smania del click.
Il nostro Marziano constata che lo scenario crypto è sempre in costante evoluzione. Ciò che colpisce maggiormente è l’ansia diffusa di cercare il colpo rapido, spesso su altcoin poco capitalizzate, giocandosi in biglietti della lotteria come fosse un investimento ponderato.
Accumulo e visione di lungo periodo
Il Marziano però scorge anche chi si è focalizzato su una strategia di lungo periodo, basata su costruzione e accumulo nel tempo. Constata anche l’importanza di agire su token figli di progetti rilevanti. Chi usa queste regole difficilmente si trova oggi in perdita. Pensa che guardare oltre il breve e non fissarsi solo sul bicchiere mezzo vuoto resta l’approccio più solido.
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