Ci saranno diversi trend in borsa in termini di criptovalute, che varrà la pena di seguire per tutta una serie di motivi. Il primo è che almeno per noi italiani azioni e ETF diventeranno dal 1° gennaio più convenienti. O meglio, rimarranno al 26% contro il 33% degli investimenti spot. Il secondo è che il mondo delle cripto è in chiara maturazione – e parte di questa maturazione significherà anche maggiore apertura alle piazze tradizionali.
Nuove società quotate, ma anche nuovi strumenti come gli ETF tematici, e ci sarà anche da guardare a prodotti complessi che assoceranno le criptovalute a strumenti e asset classici. Il 2026, per quanto caotico per tanti sotto il profilo delle previsioni di prezzo, sarà un anno molto interessante.
ETF tematici: ne vale davvero la pena?
Ci sono diversi ETF tematici che puoi trovare già quotati in Europa. Ne abbiamo parlato in un recente video, evidenziandone pro e contro di ciascuno. Dopo aver guardato il video, puoi anche spulciare qui nel listino di eToro (promo fino a 500$ in asset gratis qui) alla ricerca di ETF quotati negli USA ma che puoi comprare anche tramite il tuo account “europeo”.
Gli ETF tematici diventeranno probabilmente sempre di più. E questo avverrà in virtù di due diversi trend. Il primo è quello della ETF-izzazione del mondo. Questi wrapper piacciono tanto e sono sempre più numerosi, sia negli USA, sia in Europa. Ci aspettiamo grandi novità nel settore già dalle prime settimane del 2026.
IPO > ICO
Ci saranno nuovi listing di azioni crypto nel 2026 – che andranno ad aggiungersi alle ottime azioni crypto indicate qui da Francesco Galella in un suo approfondimento recente. Su tutte c’è grande attesa per Kraken, exchange storico che finalmente riuscirà a sbarcare in borsa. Ci saranno inoltre quelle di BitGo, e anche probabilmente di Chainalysis.
Sarà un settore da seguire per chi vuole rimanere esposto verso il mondo crypto, passando magari dalle più convenienti (fiscalmente) azioni.
Prodotti strutturati: anche onchain
Il nostro Alessandro Adami ve ne ha fatto vedere qualcuno in un suo recente (e interessantissimo) video. Ci sono prodotti sempre più strutturati anche direttamente onchain, cosa che permette una maggiore libertà di investimento.
Ci sono rischi associati, per carità, ma il boom dei Perp DEX dimostra che quando ben fatti, gli strumenti finanziari complessi onchain possono fare la differenza e attirare un pubblico anche di investitori classici.
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Azioni tokenizzate, anche per aggirare certe limitazioni e costi
Non vediamo letteralmente l’ora di vedere più asset tokenizzati. No, non è per amore della blockchain, ma perché finalmente sarà abbattuta un’altra barriera per l’investimento nelle migliori azioni. Si stanno muovendo in tanti exchange, e anche intermediari del mondo tradizionale.
Il 2026 sarà un anno cruciale in questo senso – e speriamo di vedere un’accelerazione importante. Non solo perché si abbatteranno i costi, ma anche perché si andranno a creare strumenti complessi che permetteranno di impegnare le proprie azioni tokenizzate come collaterali di prestiti, etc. etc.
Sono funzionalità che fino ad oggi le banche e gli intermediari offrivano soltanto a investitori tradizionali di un certo spessore. Nel futuro di breve saranno invece a disposizione di tutti. Come è giusto che sia.
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