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AMAZON EURO DIGITALE

La Banca Centrale Europea sceglie Amazon per l’Euro del Futuro | Ma non può battere Bitcoin

La Banca Centrale Europea ha appena diffuso i partner scelti per i prototipi di Euro Digitale, cinque, scelti tra 54 diverse manifestazioni di interesse da parte di altrettanti soggetti. E c’è qualche sorpresa. Perché se qualcuno poteva aspettarsi Nexi e WorldLine, forse i meno addentro al mondo finanziario e politico non si sarebbero mai immaginati di vedere dentro anche Amazon.

Esatto, il gigante del retail (e anche dei server in affitto) americano sarà uno dei cinque gruppi che andranno a proporre una parte del sistema di euro digitale, la CBDC della quale purtroppo si sta discutendo molto poco a livello politico locale e nazionale. E che potrebbe essere la più grande stretta sulle libertà finanziarie dei cittadini europei degli ultimi 50 anni almeno.

Quindi ci sarà anche la società fondata da Jeff Bezos, società che sarà accompagnata anche da CaixaBank ed EPI. Mancano le banche, che almeno a livello europeo (al contrario di quelle americane) non sembrano essersi interessate granché allo sviluppo di questo tipo di realtà tecniche e software. Un fulmine a ciel sereno? Vediamo insieme cosa sappiamo per adesso su questa curiosa scelta della Banca Centrale Europea.

Per l’Euro Digitale si parte: scelti i cinque collaboratori della Banca Centrale Europea

Dopo la fase di raccolta delle proposte e delle manifestazioni di interesse finalmente, almeno in senso lato, si parte con i primi passi per l’Euro Digitale, una sorta di mostro mitologico che unisce un po’ di fiat currency, un po’ di blockchain (forse) e in soldoni crea un nuovo modo per gli europei di spendere il proprio denaro.

Amazon BCE
Amazon NON è il problema

Proprio per modo di dire, perché sebbene manchino ancora i dettagli di questa operazione è innegabile che una delle conseguenze, come più volte abbiamo scritto proprio sulle pagine di Criptovaluta.it, sarà una restrizione alla libertà di utilizzo del proprio reddito. Cosa che non abbiamo inventato in qualche buia e polverosa cantina, ma che è stata messa nero su bianco da nientepopodimeno che il Fondo Monetario Internazionale.

Bene: di materiale per complottisti ce n’è a sufficienza ora che è stata rivelata la lista di società partner della Banca Centrale Europea per i primi progetti pilota, tra i quali comparirà anche Amazon. Una scelta che farà gridare molti all’indebita ingerenza, ma che fa il paio con le altre società scelte, ognuna delle quali offrirà una soluzione specifica ad un problema che nessuno si era mai posto, se non tra i papaveri di Francoforte.

Sì, è ora di iniziare a parlarne con tutti

Gli amanti di Bitcoin amano ripetere il Fix the Money, Fix the World. Per qualcuno sarà una posizione esagerata, ma è anche vero che su questo terreno si giocherà uno degli scontri epocali per i diritti degli individui dei prossimi 100 anni.

Il programma non è quello di sostituire Bitcoin, perché un’idea del genere non ne avrebbe la forza, se non quella indiretta dei manganelli, ma di renderlo inutile e forse impossibile da utilizzare.

Bene, anche su questo però abbiamo un messaggio che possiamo mandare a Francoforte: Bitcoin è nato proprio prevedendo questo tipo di circostanze e una moneta fiat che si sarebbe fatta sempre meno nostra e sempre di più di chi vuole renderla strumento di potenziale controllo sociale.

Parole dure di chi vi scrive, che se ne assume la piena responsabilità, e che spera ovviamente di sbagliarsi. Certo è che se non cominceremo a parlarne con chi è tradizionalmente lontano da questi temi, non potremo che soccombere. Amazon o meno non è questo il punto della questione, ma il motivo che dovrebbe portare a dotare tutti i cittadini di una sorta di wallet di stato, o se vogliamo di Unione, con moneta programmabile da parte dei governi e della politica. Il 51% attack non è un pericolo soltanto per le reti in PoW delle cripto e di Bitcoin, ma anche un pericolo che arriva da una politica che non vuole riconoscere il diritto di tutti ad autodeterminarsi anche finanziariamente.

Ed è su questo che i veri appassionati di Bitcoin oltre la sua funzione di strumento finanziario dovrebbero provare a fare gruppo e a rispondere al fuoco, virtualmente si intende.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

Buongiorno a tutto il gruppo. Caro Gianluca hai postato un articolo che si avvicina alla mia tesi e anche io spero di sbagliarmi ma c’è da tempo un progetto che economisti, politici, capi di stato e persino il vaticano hanno la necessità di realizzare, un Nuovo Ordine Mondiale in cui noi conteremo sempre meno saremo sempre più controllati e le nostre volontà saranno sempre negate. Hanno la possibilità di rendere Bitcoin inutilizzabile sfruttando l’ ignoranza dei molti che non si accorgono cosa sta realmente accadendo. Buona giornata

Marcello
Marcello
1 anno fa

Salve vorrei chiedervi un consiglio,ethereum puo diventare una crypto utilizzata dalla massa nel lungo termine dato i numerosi casi d’uso?

danilo d'antonio
danilo d'antonio
1 anno fa

NULLA DI FATTO, TUTTO DA FARE

In 76 anni non s’è fatto nulla per sistemare il mondo in modo corretto. Ciò è avvenuto (e siam oggi nei guai più neri) per via del fatto che in ogni Paese che la dichiari non esiste ancora la Repubblica. Se il potere legislativo si circonda d’una casta e mafia di luridi assunti a vita in un pubblico che ancora non è potuto divenire tale, se noi cittadini veniamo tuttora emarginati fuor della nostra Repubblica tanto dai putridi carrieristi dello stato monarchico indebitamente mantenutosi quanto da una fetida muraglia fatta di associazioni, che anch’esse sempre si ergono frapponendosi fra noi e la centralità, la res publica … allora cricche, elite, lobby e mafie avranno pieno potere sui governanti e noi pseudo-cittadini autentici sudditi non avremo scampo. Tutto cambia invece nel momento in cui cacciamo via a furia di grida: al ladro! al ladro!! al ladro!!! ogni disgraziato che s’è impossessato della Repubblica, che la detiene in via definitiva estromettendo tante altre persone con pari diritti di cittadinanza e requisiti professionali, impedendo loro la fruizione del bene di proprietà comune. Basta dunque lamentarsi! Ognuno cominci a ragionare a fondo. Dimenticate l’eterna vana cronaca quotidiana ed invece di giocare in difesa fino alla morte passate anche voi all’attacco! Pacificamente, legalmente, civilmente diamo ai tiranni illegalmente assunti a vita nei nostri sacri impieghi pubblici quel che la stessa Legge prevede per i reati da loro commessi ed iniziamo a succederci l’un l’altro pro tempore all’interno della Repubblica tramite il sacro Istituto della Banca dei Pubblici Impieghi. Il potere legislativo si porrà finalmente ovunque nel mondo davvero al servizio di cittadini e Paese.

Prosit!

Danilo D’Antonio
Monti del Terremoto

Ogni studio legale al mondo s’è giocata l’umana fiducia
mai avendo denunciato l’illegalità della cessione a vita
di impieghi, poteri, redditi pubblici: sacri beni comuni.

La Repubblica: accessibile, dinamica, fluida,
osmotica, partecipata, vissuta. Se-re-na.

Evviva la Banca dei Pubblici Impieghi! Dona a Danilo! L’unico al mondo che apra le porte della Repubblica agli esseri umani. In modo che si susseguano l’un l’altro idonei e controllino, migliorino, verifichino l’operato di chi li ha preceduti, impedendo ogni ingiustizia e potendo ognuno imparare ogni giorno qualcosa in più. Dona a Danilo! L’unico che garantisca un potere minimo ad ogni umano in Terra. Dona a Danilo! Il mondo prenderà ben altri colori che i foschi attuali. Dona a Danilo! Basta un euro. Una moneta per atto di riconoscenza ed umiltà. Dona a Danilo! Mai siederà in un solo parlamento al mondo ma il mondo intero sta cambiando tutto da solo! Facendo il lavoro che mai nessuno si degnò di fare. Dona a Danilo! E la Terra girerà infine come deve, la gioia mai più ci abbandonerà.