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Bitcoin: mining ecologico in Argentina! | YPF offre gas e lo salva dal flare

Siamo forse tra i pochi nella stampa italiana a non esercitarci nel piagnisteo dell’impatto ambientale di Bitcoin. E lo facciamo non per presa di posizione ideologica, ma perché nel mondo del mining ci si sta muovendo in una direzione piuttosto netta e che almeno a nostro avviso segnala che non tutto è perduto e che anzi il mining sarà una forza importante per una società più ecologica ed ecologista.

L’ultima notizia di questo tipo arriva dall’Argentina, dove YPF, società controllata statale, starebbe vendendo energia recuperata dal gas flaring, a società di mining Bitcoin. Operazione che ha un impatto positivo sull’ambiente e che in realtà imita quanto già avvenuto in diversi luoghi del mondo dove le attività estrattive sono rilevanti.

Segno questo di una sorta di duttilità dell’industria del mining Bitcoin che lo aiuterà anche a superare questo tipo di problematiche, che sono l’angolo oggi preferito dai suoi detrattori per attaccarne la sostenibilità e la ragion d’essere. Possiamo investire sul rinnovato Bitcoin verde con la piattaforma ultra-sicura eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il meglio degli strumenti anche AUTOMATICI – intermediario che ci permette di investire su 78+ cripto asset, scelti tutti tra i migliori per quanto riguarda sia la sostenibilità finanziaria sia sulle performance attese.

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In Argentina Bitcoin mining green: ecco cosa succede da YPF

La storia è di quelle che abbiamo già visto evolversi in diversi luoghi del mondo. C’è del gas di recupero dalle attività estrattive, che non verrebbe altrimenti utilizzato per produrre energia dato che in quel luogo non vi è bisogno di consumarla. E in questa equazione vanno ad aggiungersi le società che fanno mining di Bitcoin, che hanno ovviamente tutta la possibilità di spostarsi con le loro attività laddove l’energia è più economica.

MIning Bitcoin green argentina
Mining di bitcoin 100% sostenibile in Argentina

Il risultato è presto detto: recupero del gas che altrimenti andrebbe bruciato e disperso, impatto positivo sull’ambiente, energia a basso costo e sinergia con le società che fanno estrazione. Una situazione idilliaca sotto tutti i punti di vista, che certa stampa però evita accuratamente di riportare, perché si andrebbe ad inficiare quell’agenda fatta di Bitcoin brutto e cattivo, di Bitcoin da combattere a tutti i costi perché ostacolo verso le politiche green e, nei casi più estremi e forse degni di attenzione medica, vera forza del riscaldamento globale.

Cosa sta avvenendo in Argentina?

Con il gas che altrimenti andrebbe disperso YPF Luz, che si occupa di generazione di energia elettrica, ha qualcosa da vendere a società che fanno mining. Con non solo un effetto positivo sull’ambiente, ma anche convenienza economica per tutti i soggetti coinvolti.

Il primo progetto pilota sta operando con una generazione da 1 Mw e simultaneamente ce ne sarà un altro che entrerà in funzione entro la fine dell’anno da 8Mw nell’area di Bajo del Toro, sempre sotto il controllo YPF.

Questo il commento di Mandarano, che è CEO di YPF Luz e che ha voluto riportare a Telam gli sviluppi di questa nuova iniziativa. Iniziativa che ha dei risvolti positivi anche per Bitcoin, che potrà godere di energia ad impatto zero e dunque dimostrare al mondo di poter operare al contrario di quanto dicono i suoi detrattori, ovvero senza emissioni aggiuntive.

Non è chiaro chi stia utilizzando il progetto

Ci sarebbero secondo quanto è stato riportato già accordi con società che si occupano a livello industriale di Bitcoin, anche se non sono stati ancora comunicati i nomi delle società partecipanti. Anche questo un segno molto importante di quanto sta avvenendo in Argentina, con le società che operano in questo business che sono pronte a spostarsi laddove l’energia sarà economica e dunque pulita.

Quello che stiamo facendo è atipico, perché stiamo creando domanda dove c’è l’offerta, in questo caso A Vaca Muerta.

Ricordando così che spesso il problema energetico è un problema di infrastrutture, perché per trasportare questa energia dove sarebbe richiesta da industrie e abitazioni dovrebbe viaggiare per centinaia di chilometri. E invece il mining Bitcoin, il tanto vituperato nucleo di operazioni che tengono in piedi il network, è qui a risolvere un problema che, prima del mining, non aveva appunto soluzioni.

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